

VOLTI RIFLESSI
Prorogata al 30 ottobre la mostra Volti Riflessi, arricchita da un nuovo ciclo di conferenze.
Nel Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto (Cagliari) si svolge dal 15 luglio 2022 l’esposizione intitolata Volti Riflessi – Ritratti e autoritratti in dialogo con Anna Cabras Brundo. Mettendo a confronto le opere della Brundo con i quadri realizzati da una serie di artisti contemporanei sardi, si vuole raccontare il genere pittorico del ritratto e dell’autoritratto. L’iniziativa, realizzata dall’Associazione Culturale Auravisiva con il contributo della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Comune di Cagliari, è curata da Marta Cincotti e Simone Mereu.
La mostra prevede un percorso espositivo in cui sono esibite le opere di sedici artisti contemporanei attivi in Sardegna accanto a circa cinquanta ritratti e autoritratti realizzati da Anna Cabras Brundo. Grazie alla proroga alla fine di ottobre, l’esposizione si arricchisce di una serie di conferenze a tema che si terranno sia nel Centro Comunale d’Arte e Cultura, sia in diretta sulla pagina Facebook dedicata a Volti Riflessi. I convegni toccheranno diverse tematiche artistiche, in un dialogo a più voci tra i pittori protagonisti della mostra e alcuni storici dell’arte. Il primo incontro sarà giovedì 6 ottobre alle ore 18 e si intitolerà “La strategia della sembianza. Dialoghi su Giulia Baita, Mara Damiani e Simone Mereu con Caterina Ghisu”. Nel dibattito, presieduto dalla storica dell’arte Caterina Ghisu, si racconteranno i processi artistici e le esperienze di questi pittori contemporanei, che con i loro ritratti partecipano alla mostra.
Anna Cabras Brundo, originaria di Cagliari (1919-2008), è stata una scultrice e pittrice italiana con una dote innata per l’arte. Autodidatta, ha cominciato a creare le prime sculture da giovanissima, per poi avvicinarsi anche al mondo della pittura. La sua specialità consisteva nella creazione di busti e ritratti che rappresentavano noti personaggi dell’ambiente culturale e politico italiano dell’epoca.
Giulia Baita è laureata in Storia dell’Arte Contemporanea ed è considerata una delle maggiori rappresentanti della Mobile Art. Dal 2009, promuove questo tipo di arte organizzando mostre in tutto il mondo, come a Miami, Palo Alto, Parigi e Amersfoort. Nel 2021 ha curato l’esposizione “Talk with me”, tenutasi al Palazzo Ducale di Genova, e poi ha esposto anche alla Biennale di Arte Contemporanea a Firenze. “Il lavoro artistico di Giulia è senza dubbio esaustivo, compiuto, pulito. Le sue opere hanno il pregevole dono di possedere una grande energia intrinseca. Esse invitano lo spettatore ad abbandonarsi alla poesia e alla bellezza” (Elena Gollini).
Mara Damiani collabora da circa vent’anni con The Walt Disney Company e altri prestigiosi marchi e lavora nei campi del publishing, del licensing e del merchandising. Dopo essere ritornata in Sardegna, ha dato il via a una significativa produzione artistica, caratterizzata da una rielaborazione della tradizione sarda effettuata attraverso le tecniche del design contemporaneo. La sua originale visione della tradizione, unita a una profonda conoscenza del design, la rendono una delle artiste più interessanti e creative dell’isola.
Simone Mereu disegna e dipinge da sempre, ma solo recentemente, a partire dal 2018, grazie all’insistenza di Caterina Ghisu, ha cominciato a esporre i suoi lavori. Per creare i suoi volti, attinge ispirazione dalla folla, dai ricordi, dalle foto d’infanzia, dalle reminiscenze storico-artistiche e dai reportage. I suoi volti e la serie “Le teste che ho in testa” tentano di descrivere aspetti della nostra società: la sua frammentazione, la nostalgia dell’infanzia, la solitudine e l’isolamento, ma anche la discriminazione che la caratterizza.
Irene Masserano