Il Movimento Federalista Europeo ha invitato oltre settanta candidati di tutte le liste al Consiglio regionale a rispondere alle domande che riguardano la Sardegna e i rapporti con l’Unione Europea.
Cagliari, 17 febbraio – Un’importante riunione si è svolta presso la Società degli Operai di Mutuo Soccorso, in via XX Settembre 80, dove il Movimento Federalista Europeo ha invitato i candidati al Consiglio Regionale della Sardegna a rispondere a tre domande e firmare un appello.
Circa 30 dei 75 candidati invitati all’evento hanno firmato l’appello proposto dall’MFE, che prevede diverse richieste, fra le quali la costituzione di un intergruppo federalista al Consiglio regionale e la promessa di adoperarsi, una volta eletti, a una maggiore diffusione del messaggio europeista per una migliore consapevolezza ed educazione civica dei cittadini. Hanno partecipato all’evento riuscendo a sottrarre un po’ di tempo alla loro campagna elettorale per rispondere alle domande proposte da Vincenzo Di Dino (segretario cittadino del Movimento Federalista Europeo), Stefano Murgia e Valentina Usai, (componenti del Comitato Federale del MFE). L’invito dei federalisti europei nasce dal fatto che dal dibattito elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna non si parla di Europa. Da qui l’esigenza di organizzare a tempo di record l’iniziativa. Vincenzo Di Dino, Valentina Usai e Stefano Murgia in apertura si sono soffermati sulla nascita del Movimento Federalista Europeo, sul Manifesto di Ventotene, citando Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. Hanno citato il CoFoE (Convenzione sul Futuro dell’Europa) e la necessità che una Federazione Europea è l’unica soluzione ai problemi degli europei.
L’evento è stato trasmesso in diretta per mezzo di www.laTestata.it sul gruppo Facebook “Movimento Federalista Europeo/Gioventù Federalista Europea – Cagliari”, attirando il pubblico interessato a conoscere le posizioni dei loro rappresentanti politici.
I candidati presenti si sono confrontati mostrando impegno e partecipazione nella discussione e rispondendo alle tre domande che i moderatori hanno posto loro: la prima sul come la Sardegna dovrebbe sfruttare al meglio le opportunità che l’Unione Europea le offre per superare gli svantaggi dati dall’insularità, in particolare riguardanti i trasporti e l’approvvigionamento energetico; la seconda sul come la RAS dovrebbe utilizzare adeguatamente e al massimo i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea; la terza su quale ruolo il Consiglio Regionale e la RAS dovrebbero avere nella sensibilizzazione dei cittadini sardi sulle tematiche europee.
Orietta Andretta (Riformatori Sardi) è una manager aziendale che si occupa di volontariato; prima fra i candidati a prendere la parola durante l’evento, ha dichiarato “non possiamo più assolutamente accettare di essere un territorio che sia in perenne ritardo di sviluppo […] la Regione deve impegnarsi per lavorare in sinergia con il governo nazionale […] per riconoscere una tutela specifica alle isole minori”.
Daniele Cocco (Demos Democrazia Solidale), responsabile di fondi europei prima come consulente poi nella pubblica amministrazione, ritiene necessario farsi valere sui tavoli nazionali, forzare lo Stato a un incremento del finanziamento nazionale e istituire un rappresentante per gli affari europei, mediterranei e internazionali. Riguardo la sensibilizzazione sulle tematiche europee, suggerisce ad esempio dei progetti con le scuole per insegnare il monitoraggio della spesa pubblica sui fondi europei.
Sandro Corso (+ Europa/Azione), ex preside del liceo di Capoterra, ha concentrato il suo discorso sui giovani sardi che si specializzano all’estero, ritornano e non trovano un lavoro adatto ai loro ambiti. Secondo Corso questo è il nostro vero e proprio delitto, ed è necessario incrementare le capacità progettuali e di gestione di progetti europei, attingendo proprio a questo enorme numero di giovani sardi specializzati.
Matteo Lecis Cocco Ortu (Partito Democratico) fra le varie considerazioni ha espresso la sua piena approvazione riguardo la formazione di un intergruppo federalista, indipendentemente da chi verrà eletto.
Andrea Frailis (Partito Democratico) ha affermato che i due grandi nemici dell’Europa sono i sovranismi e i nazionalismi, ha appoggiato l’idea di Daniele Cocco di istituire un rappresentante per gli affari europei e ha aggiunto che riterrebbe necessario anche un assessorato ad hoc.
Giovanni Secci (Progetto Sardegna) è stato assessore al bilancio e alla programmazione a Quartucciu, nel suo discorso ha invitato a fare una riflessione sulla necessità che la Sardegna ha di interloquire con l’Europa e ha espresso, come Cocco e Frailis, il bisogno di avere una figura di rappresentanza.
Per Roberto Mirasóla (Sinistra Futura) l’idea attuale di Europa è troppo diversa da quella che idealmente si vorrebbe portare avanti, impregnata da egoismi nazionali; Mirasóla è quindi d’accordo con l’MFE e rimarca “la prospettiva non può essere quella degli Stati Uniti d’Europa, ma dell’Europa dei Popoli, e non degli egoismi nazionali: un unico bilancio che possa avere reddito per tutti”.
Michela Mura (Partito Democratico) ha sostenuto un discorso molto sentito sull’importanza di credere nell’Europa e di praticarla veramente; “per farlo” dice la Mura, “le persone devono investire in professionalità e dimostrare autorevolezza”.
Tiziana Putzolu (Alleanza Verdi Sinistra) sostiene che per rispondere a tutte e tre le domande ci sia un’unica soluzione, ovverosia cambiare Consiglio. I programmi, ha detto Putzolu, sono già tutti scritti, resta solo da attuarli.
Paola Meloni (Demos Democrazia Solidale) ha convenuto che sia fondamentale concentrarsi sull’insegnare l’educazione civica ai ragazzi per tramandare quell’idea romantica di Europa Unita che suo padre ha trasmesso a lei.
Oscar Piano (Demos Democrazia Solidale), da sempre occupato in attività solidali, ha invitato il pubblico a fare una riflessione su un’ospite del dormitorio della Caritas, una donna con un fibroma dell’utero sanguinante che non riesce a farsi operare perché classificata come richiedente asilo per ricongiungimento familiare.
Ottavio Olita (Sinistra Futura) si è sorpreso su come la maggioranza dei candidati, anche se appartenenti a partiti differenti, siano in realtà tutti d’accordo e parlino delle stesse cose. Ha detto Olita “io farò anche se non verrò eletto: la cosa più importante per me è l’assunzione della responsabilità politica” e ha concluso incitando l’MFE a pianificare un nuovo incontro post elezioni.
Consuelo Melis (Sinistra Futura), funzionaria regionale, riguardo l’insularità propone una collaborazione con le altre isole europee nelle medesime condizioni di svantaggio; attribuisce le cause della cattiva gestione dei fondi alla burocrazia, alla mancanza di personale e di un vero e proprio organo che se ne occupi; ritiene anche lei necessario un rappresentante a Bruxelles e afferma che i giovani non sanno nemmeno cosa sia l’Europa.
Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi Sinistra), sindaca di Elmas, ha ringraziato l’MFE per il suo impegno quotidiano e ha ricordato l’inaugurazione della Prima Panchina Blu Europea della Sardegna.
Filippo Conti (Forza Italia), commercialista laureato in economia, ritiene che a prescindere dal partito di appartenenza e da altre divergenze si dovrebbe collaborare insieme al fine di realizzare quelli che erano gli obiettivi originali dell’Unione Europea.
Graziella Pisu (Movimento 5 Stelle) già dirigente del Centro regionale di programmazione, che per lavoro si è occupata lungamente di fondi europei, ha rimarcato la necessità di partecipare ai tavoli avendo le conoscenze dei propri fabbisogni e, riguardo alla gestione dei fondi, di avere una strategia per utilizzarli al meglio.
Franciscu Sedda (M5S/A Innantis) ha ribadito quanto la Sardegna debba far valere la sua indipendenza ed essere rappresentata nell’Unione Europea.
Giovanni Dore (Uniti per Alessandra Todde) ritiene che non tutte le scelte dell’Unione Europea siano sempre positive, in particolare non condivide quella di creare il monopolio sulla continuità territoriale. Dice Dore “il monopolio si può sopprimere nel periodo estivo a tre condizioni: la prima che le risorse vengano triplicate, se non quadruplicate; la seconda che la procedura venga fatta gradualmente; la terza che si raccolgano tutti i dati”.
Raimondo Mandis (Orizzonte Comune) si occupa di gestire fondi europei per conto della RAS a favore delle imprese; ha espresso la sua fierezza nell’essere un vero cittadino europeo e sottolineato il bisogno di maggior senso civico ed educazione nei confronti di una cittadinanza europea.
Lucia Baiocchi (Sinistra Futura) è un’insegnante del Liceo Siotto Pintor di Cagliari, in quanto tale ha concentrato il suo intervento rispondendo alla terza domanda, spiegando quali progetti e scambi europei vengono realizzati nella sua scuola e come questi permettano di creare nei loro studenti la consapevolezza dell’idea di Europa.
Valter Piscedda (Partito Democratico) ha ringraziato l’MFE per l’organizzazione dell’evento, che ha precisato essere il primo invito rivolto ai candidati come Consiglieri Regionali; ha rivolto le sue speranze verso l’informazione e la formazione dei giovani e verso la ricerca di una continuità politica di almeno quindici anni.
Giorgia Porcu (Progressisti) ha insistito sul problema della continuità territoriale e sulla mancanza di fondi; inoltre, in riferimento alle energie rinnovabili, ha sottolineato l’importanza di riservare l’agro e utilizzare il fotovoltaico nei tetti già disponibili. Riguardo la sensibilizzazione dei cittadini ha proposto di far conoscere e anche di far visitare ai ragazzi le opere e i servizi erogati grazie ai finanziamenti europei.
Marzia Cilloccu (Orizzonte Comune) ha esposto la proposta del suo partito di creare una macroregione peninsulare sulla base di quelle già esistenti in Europa e ha sottolineato che sarebbe bene non parlare più di continuità territoriale, bensì di diritto alla mobilità.
Per ultimo, Antonello Lai (Uniti per Alessandra Todde), giornalista, ha polemizzato sul fatto che la maggioranza dei cittadini non sappia cosa sia l’Europa in quanto ad oggi, a suo avviso, l’Europa Unita non esiste, e risulta quindi impossibile anche solo pensare di spiegargli cosa sia, anche e soprattutto per la carenza d’informazioni nei programmi scolastici.
Altri candidati – Laura Caddeo (Uniti per Alessandra Todde), Mario Arca (Demos Democrazia Solidale), Edoardo Tocco (Forza Italia) e Patrizia Garau (Demos Democrazia Solidale) – hanno fatto pervenire l’appello firmato. Anna Maria Busia (Partito Democratico) e Anna Pitzalis (Fortza Paris) hanno fatto pervenire le loro risposte scritte che sono state poi lette al pubblico da Vincenzo Di Dino.
Nel corso della manifestazione è stato distribuito materiale federalista, compresi articoli sulla Politica Agricola Comune in considerazione delle proteste dei “trattori” per le strade d’Europa. Sono state fatte alcune iscrizioni al MFE e in apertura è stata ricordata brevemente la tragica fine del blogger e dissidente russo Aleksej Navalnj e dei cinque operai edili.
L’evento si è concluso con l’invito del MFE ad andare a votare e con i saluti e i ringraziamenti finali.
Si riportano il link della registrazione dell’evento, le domande poste ai candidati e l’appello.



































