ZEROCALCARE INAUGURA LA SUA MOSTRA A MILANO

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ZEROCALCARE INAUGURA LA SUA MOSTRA A MILANO

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Venerdì 16 dicembre, il fumettista Zerocalcare sarà ospite a Milano presso la Fabbrica del Vapore per la conferenza stampa, prevista per le ore 12.00, della sua seconda mostra, intitolata “Zerocalcare. Dopo il botto”. Con 500 illustrazioni, tra cui tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni, e un’opera site specific, l’esposizione mira a raccontare la frammentazione sociale post pandemia, fino al 23 aprile 2023. Di conseguenza, la sensazione di sentirsi soli, la continua pressione a cui i media sottopongono i cittadini, la crescente ansia per l’indomani, e tutte le, purtroppo negative, emozioni vissute dal 2020, faranno da protagonista. La raccolta accoglie in sé due anime, due facce della stessa medaglia: ogni protagonista è emblema di un valore simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza della propria pelle in un contesto arduo da vivere; ma dall’altra parte essi ricordano al pubblico che ancora è possibile “camminare insieme” a chi persegue i nostri stessi obiettivi, nutrire una passione collettiva connessa, aiutarsi di fronte alle prove della vita. Solo così possiamo salvare la nostra umanità. Parlando di spazi, l’allestimento porta il visitatore dentro una città immaginifica e post-apocalittica dotata, al centro, di una strada circondata da palazzi disegnati da Zerocalcare e le cui facciate sono colpiti da un cataclisma planetario. La catastrofe deve portare il visitatore a riflettere su quanto il nostro rapporto con gli altri sia cambiato a seguito della pandemia, accentuando l’individualismo. Da notare, il dettaglio dietro le porte tombate delle case da cui s’intravedono gli occhi di chi cerca la fuga e tentacoli di animali mostruosi. Inoltre, sono esposte teche espositive contenenti alcune tavole realizzate dal fumettista durante i mesi del lockdown. Fin da subito, possiamo individuare i temi più cari a Zerocalcare: le forme di resistenza incarnate dal popolo curdo, i lavoratori che lottano per condizioni di vita più dignitose, il ruolo delle donne, e tanti altri.
Il suo profilo vanta 1 milione di followers, ma chi è in realtà Zerocalcare?
Michele Rech, in arte Zerocalcare, è un disegnatore trentanovenne originario di Arezzo, da considerare come il più famoso tra i giovani in Italia negli ultimi anni. Lo pseudonimo nasce quando dovette scegliersi un nickname per partecipare ad una discussione su Internet: s’ispirò, così, al ritornello dello spot televisivo di un prodotto anti-calcare che stava andando in onda in quel momento. La sua carriera da fumettista comincia alla fine delle scuole superiori, al Lycée Chateaubriand a Roma, quando realizza un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del luglio 2001. Durante la sua gioventù, vive tra Parigi e Rebibbia, quartiere del padre a cui Michele è particolarmente legato. Tuttavia, i suoi disegni più famosi sono pubblicati sul suo blog zerocalcare.it, al cui interno pubblica storie a fumetti a sfondo autobiografico. Si tratta di un esempio di blog dei fumetti, genere fiorente in Francia ma poco conosciuto nella nostra penisola.
Da sempre molto attivo nel mondo dei centri sociali e sostenitore dello stile di vita straight edge, particolare filosofia di vita generatasi nell’ambiente hardcore punk che prevede l’astinenza dal consumo di tabacco, alcool e droghe, nel 2011 realizza il suo primo libro a fumetti, “La profezia dell’armadillo”, che nel 2012 viene ristampato in un’edizione a colori dalla Casa editrice milanese BAO Publishing. Alla fine del 2019 ha raggiunto il traguardo del milione di copie vendute dei suoi libri. L’anno successivo, pubblica il suo secondo libro, “Un polpo alla gola”, di più ampio respiro. Nel 2013 esce “Ogni maledetto lunedì su due”, una raccolta delle storie del blog, e “Dodici”, racconto con apocalissi, zombies e una dichiarazione d’amore verso Rebibbia. Nel 2014, viene pubblicato “Dimentica il mio nome”, quinto libro dell’autore, arrivato nella dozzina dei finalisti del Premio Strega e al secondo posto nella sezione Giovani. Nello stesso anno, ottiene il riconoscimento Libro dell’anno della trasmissione Fahrenheit di Radio 3 Rai. Nel 2015, esce la seconda raccolta del blog, “L’elenco telefonico degli accolli”, e, sulla rivista “Internazionale”, Zerocalcare pubblica un reportage a fumetti intitolato “Kobane Calling”, in cui racconta la propria esperienza sul confine turco-siriano in supporto al popolo curdo, la cui seconda parte è inedita e diventa un libro nel 2016, arrivando a vendere oltre 120.000 copie e a essere tradotto in otto lingue.
Tuttavia, il suo capolavoro rimane “La Profezia dell’Armadillo”, titolo che ha ispirato l’omonimo film presentato nel 2018 alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, diretto da Emanuele Scaringi e presentato nella categoria Nuovi Orizzonti. Lo stesso anno, Zerocalcare realizza l’opera in due volumi “Macerie Prime”, divisa in “Macerie Prime – Se una notte di inverno un armadillo” e “Macerie Prime – Sei mesi dopo”: la sua popolarità accresce sempre più. Nel 2019, pubblica “La scuola di pizze in faccia del Professor Calcare”, una raccolta di storie oltre che di recensioni di film e serie precedentemente apparse sul suo blog o sulle principali riviste nazionali, collegate da una storia inedita. Nel 2020 torna con il graphic novel “Scheletri”, circa le vicissitudini dei suoi anni da universitario, e con “A babbo morto”, una favola nera che, attraverso la figura di Babbo Natale, trasfigura la nostra società precaria.
Il 21 dicembre 2020 pubblica il teaser della serie Netflix “Strappare lungo i bordi”, produzione a episodi animata uscita il 17 novembre 2021, di cui il fumettista in questione è autore e doppiatore: Zerocalcare presta la sua voce a tutti i personaggi ad eccezione dell’Armadillo, il protagonista, doppiato dall’attore Valerio Mastandrea, e di alcuni personaggi nell’ultimo episodio. Nella serie, l’Armadillo rappresenta la coscienza dell’autore, la personificazione dei suoi freni inibitori, dotato di istinto di autoconservazione e di egoismo, il quale interviene più per tutelare il protagonista Zero dalle interazioni sociali nocive. “Strappare lungo i bordi contiene un significato metaforico: viviamo in una società che, direttamente o indirettamente, ci costringe a seguire un percorso predefinito” – ha specificato l’ideatore. La serie permette, nel 2022, a Zerocalcare di vincere il Premio Sergio Bonelli. Subito dopo essa, il 25 novembre 2021, pubblica “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia”, raccolta antologica di fumetti riguardanti il periodo della pandemia da Covid-19, che raggiunge il primo posto nella classifica dei libri più venduti in Italia su base settimanale. Dopo tanta attesa, nel maggio del 2022 Netflix annuncia una nuova collaborazione con l’artista per la realizzazione di una serie con lo stesso staff di “Strappare lungo i bordi” ma dal titolo “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Zerocalcare, inoltre, alla Fiera Internazionale del Libro di Torino 2022, ha collezionato le file più lunghe al firmacopie che lo hanno impegnato molte ore tutti i giorni! Infine, in ordine temporale, il 4 ottobre 2022 viene pubblicato il libro “No Sleep Till Shengal”, con una tiratura di 234.000 copie, nel quale racconta il suo viaggio in Iraq e la repressione degli ezidi nel paese.
La mostra “Zerocalcare. Dopo il botto” è ideata da Silvia Barbagallo, prodotta da Arthemisia, organizzata da Minimondi Eventi e Arthemisia in collaborazione con Piuma, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Giulia Ferracci.
Stefania Albanese

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Data e ora

16-12-2022 to
23-04-2023
 

Categoria dell'evento

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Autore

2022-12-15