Dal Giappone alla Sardegna, l’antica tecnica del raku: Gigi Pilia

E' arcinota, nella letteratura, nella cinematografia, e nell'immaginario collettivo, l'affascinante e suggestiva “cerimonia del tè”, rito realizzato con oggetti poveri, incentrato sulla tazza che gli ospiti si scambiavano, tanto piccola da poter essere contenuta nel palmo della mano. A questa peculiare usanza è legata la tecnica di cottura della ceramica detta raku , espressione giapponese che sta a significare “comodo”, “rilassato”. In grado di esaltare l'armonia delle piccole cose e la bellezza nella semplicità e naturalezza delle forme, il raku necessita di notevole abilità manuale ed attrezzature specifiche.

Gigi Pilia realizza ceramiche raku e forni per poter realizzare questa tecnica. Gigi nasce come costruttore di strumenti musicali etnici di varie tipologie, e la voglia di realizzarne uno in terracotta ha contribuito all'avvicinamento al mondo della ceramica.

Chiediamo all'artista.

Quali sono stati i primi passi verso questa particolare tecnica?

Il primo passo è stato ideare un forno adatto alle mie esigenze, poi commercializzato ed ampiamente apprezzato in rete in tutte le successive varianti che ho adottato. Proseguendo i miei studi sulle tecniche di cottura della ceramica mi sono avvicinato sempre più al raku e, dopo tante sperimentazioni, mi dedico attualmente all'insegnamento di questa affascinante disciplina. Il raku è diventata una vera e propria passione, ed alla luce delle mie numerose esperienze non posso fare a meno di consigliarla a tutti. I manufatti da me realizzati sono apprezzati da tutti coloro i quali amano la bellezza dell’imperfezione, e l’unicità del pezzo stesso. Per quanto riguarda i miei forni non ho un target preciso, ho clienti che vanno dai 18 a gli 80 anni. Il bello dell’ argilla è che non ha età.

Quali materiali scegli per le tue creazioni?

Principalmente è l’argilla, che preferisco andare a raccogliere nelle campagne argillose, in modo da dare un' impronta del tutto personale al lavoro finito. Chi gia conosce la tecnica sa valutarne la competenza manuale necessaria a realizzarla, ma molti durante le mie cotture dimostrative capiscono il lavoro che c’è dietro ogni singolo pezzo. In queste occasioni, infatti, qualora qualcuno fosse interessato all’acquisto, do loro la possibilità di stabilire il prezzo di vendita.

Qual'è il segreto per il successo di un prodotto artigianale così particolare?

Il segreto è l'empatia. Se riesci ad entrare nel cuore delle persone hai già guadagnato abbastanza: tutto il resto ti aiuta a fare solo una vita più agiata. Per quanto riguarda il mio caso forse avrei bisogno di più spazio. Al momento ho una piccola officina dove realizzo i miei forni e un piccolo laboratorio dove lavoro la ceramica . Anche le singole istituzioni potrebbero aiutare i piccoli artigiani, offrendo grandi spazi inutilizzati. I gruppi di creativi potrebbero riunirsi, e creare un team di lavoro che potrebbe soddisfare le esigenze della comunità a chilometro zero.

Ogni tua creazione è unica ed irripetibile. Quale rapporto instauri con le tue opere?

Spesso ciò che realizzo ha una lavorazione lunga; spesso impiego dei mesi. In questo lasso di tempo nasce un legame. Ho visto nascere e formarsi pian pianino le forme e le linee, e alle volte separarsi da questa creazione ti da una strana sensazione che non riuscirei a descrivere.

Dove e come possiamo trovarti ed acquistare i tuoi lavori?

Solitamente presto la mia creatività su commissione, ma è possibile visionare alcuni lavori nella mia pagina facebook

Raku-Ando

https://www.facebook.com/Raku-Ando-1520593527976332/

in alternativa è possibile contattarmi al numero 3473829293 (anche WhatsApp).

E'possibile inoltre visitare un negozio fisico dove sono presenti alcune creazioni

e-mail pilia.gigi@tiscali.it 

Autore

2017-12-27

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