Buon Anno a tutti e auguri alla Costituzione.

Agli auguri per un felice anno nuovo aggiungo quelli per il compleanno della Carta costituzionale della Repubblica italiana, promulgata il 27 dicembre 1947 dal Presidente Enrico De Nicola ed entrata in vigore il 1° Gennaio 1948. Settant’anni, ancora attuale e moderna, di sana e robusta… Costituzione.

Confessatelo, fino a ieri (31 dicembre) eravamo tutti impegnati a fare il bilancio di fine anno. Alcuni hanno trovato lavoro, più spesso a tempo determinato che indeterminato. Altri lo hanno perso e più spesso per colpa di altri che propria. Ci dicono che la crisi è alle spalle e vorremmo anche crederci ma non riescono a convincerci fino in fondo. Ma da oggi dobbiamo festeggiare il nuovo anno, nella speranza che sia meglio del precedente.

Intanto questo secolo diventa maggiorenne. 18 è in genere un numero più simpatico del 17 (o forse quest’ultimo è, nell’immaginario collettivo, legato alla sfortuna). Sta di fatto che si nota già un certo fermento. Le elezioni il 4 marzo (chissà quanti colleghi si lanceranno in arditi parallelismi con la nascita di Lucio Dalla), l’aumento di tasse che alcuni hanno calcolato in circa mille euro per famiglia, che non verranno certo compensati dagli 80 euro, dai bonus bebè o dagli aumenti miserelli di alcuni contratti pubblici in fase di rinnovamento dopo un’attesa durata troppo tempo.

Eppure un motivo per festeggiare dobbiamo trovarlo e i settant’anni della Costituzione della Repubblica italiana mi sembrano un validissimo motivo.

Tutta la stampa ne parla e in vario modo (uno dei migliori articoli mi è sembrato questo de Il Fatto Quotidiano ) forse è vero che è stata tradita, tuttavia, sostengo che la Costituzione debba essere applicata, praticata, difesa. Perché è frutto di una democrazia riconquistata faticosamente dopo vent’anni di dittatura fascista e una guerra mondiale che ha portato distruzione, miseria e morte. E’ il frutto dell’intuizione e della dialettica dei Costituenti che hanno combattuto per la Liberazione dell’Italia e del sacrificio di quelli che sono morti per consentire l’abbattimento del regime autoritario.

I principi fondamentali ne fanno una Costituzione moderna, per alcuni la più bella del mondo, che certamente risentono del periodo storico (e meno male) antifascista. E proprio perché non abbiano a ripetersi simili tristi eventi che i 556 costituenti, compresa una piccola pattuglia di donne elette anche grazie al voto esercitato dalle donne (la prima volta fu per il referendum che vide la vittoria della Repubblica sulla monarchia) fissarono sulla Carta costituzionale i principi negati o vilipesi dal fascismo. La democraticità, la sovranità popolare (che appartiene al popolo), l’inviolabilità dei diritti, l’uguaglianza formale e sostanziale, il diritto al lavoro, il riconoscimento delle autonomie locali, la tutela delle minoranze linguistiche, la libertà religiosa, lo sviluppo della cultura e della tutela ambientale e del patrimonio storico ed artistico (particolarmente praticato negli articoli de La Testata), il ripudio della guerra come strumento d’offesa, il riconoscimento di collaborazioni internazionali, la struttura della bandiera italiana.

Quindi auguri a tutti noi di buon anno ma anche, e soprattutto, auguri di buon compleanno alla nostra Costituzione.

Nella foto, la firma della promulgazione della Carta costituzionale ad opera del Presidente Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. 

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2018-01-02

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