Il Festival delle Peschiere

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Il Festival delle Peschiere

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di Donatella D’Addante

Dal 28 settembre al primo ottobre, al via il Festival delle Peschiere presso le lagune di Mar’e Pontis e di Mistras nel territorio di Cabras e quelle di Marceddì, nel territorio di Terralba : quattro giorni di dibattiti, tavole rotonde e spettacoli. Promosso da Legacoop Sardegna e Dromos Festival, in collaborazione con CRU Sardegna Unipol e Regione Sardegna – Strategia regionale Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), l’evento è una delle tappe del Festival dello Sviluppo Sostenibile, in programma dal 4 al 20 ottobre.
Tra i relatori di valenza nazionale, Enrico Giovannini (ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili), Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria), Pierluigi Stefanini (presidente ASVIS), Alessandra Zedda (assessore al Lavoro – Regione Sardegna), Maurizio Sacconi (presidente Amici di Marco Biagi, già Ministro del Lavoro), Cesare Damiano (presidente Associazione Lavoro e Welfare, già Ministro del Lavoro), Gianna Fracassi (vice Segretaria Generale Nazionale CGIL), Luigi Sbarra (segretario Generale CISL).

Tra i temi del Festival, la sostenibilità declinata in svariati ambiti, come quello della pesca, educazione ambientale, lavoro e finanza, con l’obiettivo di contribuire a diffondere sempre più l’idea di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, incarnato nell’Agenda 2030 dell’ONU. Infatti, le lagune della provincia di Oristano sono uno scrigno di biodiversità: siti elettivi per numerose specie di uccelli e altri animali, oltre che di specie vegetali. Una specialità certificata dal fatto che in questo territorio sono state istituite ben 6 aree Ramsar, sono quindi Zone Umide di Importanza Internazionale (secondo la convenzione di Ramsar del 1971: un trattato intergovernativo che fornisce il quadro per la conservazione e l’uso sostenibile delle zone umide) coinvolte nel progetto di sviluppo locale FLAG PESCANDO. Attualmente i siti Ramsar della provincia di Oristano sono inclusi anche all’interno della Rete Natura 2000, sia come Siti di Interesse Comunitario (SIC), che come Zone di Protezione Speciale (ZPS); con i loro 7.700 ettari, le zone umide che corrono da Capo Mannu alla laguna di Marceddì costituiscono un ecosistema dal valore inestimabile.

A far da corollario spettacolare alla parte convegnistica, Giobbe Covatta in scena e i concerti di Marino De Rosas, Dobet Gnahoré e Oumou Sangaré.  

Giobbe Covatta sarà in scena con il suo spettacolo “6° (sei gradi)”. Dopo aver calcato i palcoscenici con gli spettacoli “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), il popolare attore tarantino di nascita e napoletano d’adozione, propone ancora un numero come titolo del suo lavoro: in questo caso il numero 6 racchiude in sé un forte significato simbolico, richiamando l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Covatta si muove abilmente nel futuro prossimo, in momenti nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. I personaggi che vivranno in queste epoche saranno i nostri discendenti e avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Uno spettacolo, dunque, in cui comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche di profonda riflessione, per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare conseguenze catastrofiche per la Terra.

Il cantautore e chitarrista Marino De Rosas, tra i più apprezzati interpreti della chitarra classica sarda contemporanea, sarà presente al Festival con i suoi brani più celebri e quelli del suo ultimo album “Intrinada” (pubblicato nel 2018 dall’etichetta discografica “Tronos Digital”): un disco in cui flamenco e musica popolare della Sardegna si incontrano dando vita a un lavoro intimo e delicato che affonda le sue radici nella memoria aprendo squarci di ricordi.

Presente al Festival anche la cantante, ballerina, percussionista e cantautrice ivoriana Dobet Gnahoré, capace di rivisitare in chiave moderna suoni e suggestioni afropop della Costa D’Avorio in nuove e entusiasmanti direzioni. La Gnahoré è anche famosa per i suoi sorprendenti passi di danza, la potente presenza scenica e lo stile vocale ricco di emozioni. In Sardegna proporrà un repertorio che spazierà anche per il suo sesto album, “Couleur”, pubblicato per l’etichetta Cumbancha nel 2021, lavoro capace di rompere con i suoi stili acustici passati, per creare un disco pieno di groove ballabili, ritmi elettronici, agili linee di chitarra elettrica e accattivanti melodie.
Per la sua ultima giornata, sabato primo ottobre, il festival ospiterà la cantante maliana Oumou Sangaré, anche impegnata nel campo economico e dell’azione sociale, soprattutto a sostegno dell’emancipazione femminile. Cresciuta nei quartieri poveri di Bamako, sulle scene musicali dalla fine degli anni Ottanta, l’artista ha da tempo sfondato le barriere che separano continenti e stili musicali, arrivando a diventare un riferimento nella storia della musica africana contemporanea.

Tutti i concerti e gli spettacoli sono ad accesso gratuito, previa prenotazione sul sito del dromos festival.

L’evento è promosso da promosso da Legacoop Sardegna e Dromos Festival, in collaborazione con CRU Sardegna Unipol e Regione Sardegna – Strategia regionale Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ad essi vi rimandiamo per maggiori dettagli e informazioni.

Per iscriverti all'evento visita il seguente URL:

 

Data e ora

28-09-2022 to
30-09-2022
 

Location

 

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Autore

2022-09-29