JAGO, BANSKY E TVBOY PER LA PRIMA VOLTA INSIEME A BOLOGNA

Si terrà dall’11 novembre al 07 maggio del prossimo anno la mostra intitolata “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente”, la quale vedrà protagoniste a Palazzo Albergati, a Bologna, 60 tra le opere più trasgressive e anticonformiste realizzate dagli artisti contemporanei più importanti e discussi del momento a livello internazionale. Per la prima volta insieme, i tre personaggi continueranno a sovvertire le regole dell’arte e far parlare di sé arrivando al cuore del pubblico appassionato di pop art.

L’antico palazzo, situato in via Saragozza, ospiterà la famosa litografia del 2002 di Banksy “Girl with balloon” e “Bomb Love”; il quadro “Love in the time of Covid” di TvBoy, realizzato solo due anni fa, e la serie dei suoi eroi; la serie di tele “Santa Suerte” dipinte lo scorso anno da Paolo Bruni, voce della band Negrita e in arte Pau. Di particolare interesse, è la presenza della celebre scultura “Habemus Hominem”per cui Jago ha impiegato sette anni di polvere e sudore (è stata iniziata nel 2009, completata nel 2016), un ritratto dal vero della figura di Papa Benedetto XVI, motivo per cui inizialmente l’opera si chiamava “Habemus Papam”; dello stesso artista, saranno presenti anche “Memoria di sé” e “Apparato circolatorio”.

I lavori scelti, tra i più iconici e rappresentativi dei maestri sopracitati, saranno raggruppati in tre nuclei predisposti come tre monografie, a cui si aggiungeranno opere di artisti di ogni generazione che dall’inglese Banksy e dagli italiani Jago e TvBoy prendono ispirazione nel loro operato: parliamo di Obey, in mostra con il manifesto “Hope” realizzato nel 2008 per appoggiare la campagna presidenziale di Barack Obama; Ravo, il quale partecipa con “La ragazza con l’orecchino di perla”; Laika e il suo “Not this game”; Mr. Brainwash, in mostra con uno degli esemplari della sua “Mona Linesa”.

L’evento espositivo, aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 20.00, è prodotto e organizzato da Arthemisia, in collaborazione con Piuma, Pop House Gallery e Apapaia e con il patrocinio del Comune di Bologna, città considerata tra le più controcultura d’Europa.

Stefania Albanese