Pietro Porcella legge “Contusu e Contixeddus” a Quartu Sant’Elena

Quale destino avrà il sardo?

Il 14 luglio, presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Quartu Sant’Elena, l’insegnante e giornalista Pietro Porcella ha tenuto una serata di letture in lingua sarda con relative traduzioni; a seguire, con l’intervento del pubblico, c’è stato un confronto circa il possibile destino della lingua sarda e le aspirazioni di Porcella a riguardo.

L’evento prende il nome della sezione del libro “Poesie” scritto dalla nonna di Porcella, Teresa Mundula Crespellani: “Contusu e Contixeddus”. In quest’ultima sono raccolti diversi componimenti in endecasillabi, fra i quali ricordiamo “Sa buttega ‘e porta ‘e bidda noa (signor Meli), In su manicomiu, Is fraris Ghisu, S’imbriagu cottu, Luiginu Concas, Cav. Sanna, Sa spizzecca, Su zuccuru a su caffè”. Si tratta di una parte della raccolta di poesie di Teresa, tutte incentrate su storielle divertenti e pettegolezzi, ambientate in luoghi piuttosto noti e aventi come protagonisti persone comuni, spesso dal carattere difficile. Lei era molto colta e dotata, scriveva sempre con molta ironia e sapeva dare vita e colori alle sue storie attraverso l’uso della lingua sarda in un modo tutto suo, che la traduzione italiana non è in grado di restituire. Aveva iniziato scrivendo in italiano, ma poi, esattamente come è accaduto al nipote all’estero mentre insegnava, ha avvertito quella necessità di tornare alle origini e una vera e propria nostalgia della lingua.

È stato il piccolo Pietro, all’età di 9-10 anni, a trascrivere per la prima volta con la macchina da scrivere Olivetti le poesie scritte a pennino che la nonna gli recitava in via Macomer, dove viveva; solo successivamente, nel 1973, La Torre pubblicò il libro con le illustrazioni di Maria Lai e le critiche di Francesco Alziator, Giuseppe Dessì e Toffanin.

L’interesse di Porcella poi si è riacceso durante i suoi anni da insegnante alle Hawaii, nel vedere come ci fosse una figura che spiegava alcuni argomenti come il tempo, i giorni della settimana e del mese in dialetto hawaiano (questa è l’unica lingua non inglese o spagnola negli Stati Uniti).

Pietro spera che anche la lingua sarda un giorno potrà essere insegnata in questo modo, e che smetta di essere considerata come una serie di dialetti utili solo in contesti familiari o di paese. Vorrebbe che venisse valorizzata e utilizzata in tutti i settori -medico, matematico, filosofico etc.-, e anche per insegnare a persone di etnie differenti.

Il fratello di Pietro, l’ortopedico Paolo Porcella, ha riferito che gli sarebbe piaciuto molto se la nonna Teresa fosse stata ancora in vita, secondo lui, infatti, avrebbe potuto scrivere di certe situazioni ed eventi attuali in un modo unico e divertente. Inoltre, Paolo sostiene che sia fondamentale conoscere questa lingua anche nel settore medico: secondo la sua stessa esperienza infatti, accade spesso di dover visitare pazienti provenienti da piccoli paesi che si esprimono quasi interamente in sardo, e per effettuare una diagnosi e poi prescrivere una terapia corretta è essenziale comprendere a pieno il paziente.

Elena Ledda, prima assessora alla lingua sarda e cantautrice italiana in lingua sarda, presente tra il pubblico, ha spiegato che per lei esprimersi nella sua lingua, il sardo, è sempre stato perfettamente normale: “Quando canto uso la mia lingua perché non potrei esprimere in altro modo quei concetti, quel mondo, quei colori perché la mia prima lingua è il sardo; quando canto in altre lingue, la mia voce è diversa.” Riguardo l’utilizzo del sardo per l’insegnamento però è abbastanza pessimista: ritiene che purtroppo sia tardi per questo, perché è una lingua che si impara vivendola, in casa, e non è possibile che un insegnante la insegni; è difficile perché non gli viene riconosciuta la giusta dignità e invece è necessario che vada protetta per essere tramandata e usata.

L’evento si è concluso con i ringraziamenti da parte di Porcella verso il sindaco di Quartu Graziano Milia e verso Giuseppe Corongiu, giornalista che ha voluto questo evento ma a cui non è stato possibile prendere parte perché impegnato nella presentazione di un suo nuovo libro.

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2023-08-05

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