Tratto da una storia vera:”Il Diavolo dentro” di Roberto Ottonelli

Quando entriamo in una libreria la prima cosa che facciamo è osservare le copertine dei testi in vendita. Li prendiamo fra le mani, ne leggiamo la quarta di copertina, a volte qualche stralcio di pagina, e decidiamo in pochi secondi se per dato numero di pagine vale la pena spendere la cifra indicata. E' un'operazione che ci porta via pochi secondi, al massimo qualche minuto. E' il percorso che c'è dietro la stesura di un libro, il vissuto dell'autore e lo stimolo che l'ha spinto a scrivere che non valutiamo: un percorso di vita ed interiore che non è possibile riassumere in un'immagine di copertina o un in titolo.

 

Vedo l'immagine di me in quella libreria. Prendo in mano “Il Diavolo dentro” di Roberto Ottonelli. Lo guardo, lo sfoglio. Lo ripongo senza troppa attenzione, passando avanti, ignorandone completamente la genesi.

Roberto ha 39 anni e vive a Milano. Lavora in un’azienda di telecomunicazioni ed è da poco più di due anni papà affidatario di un bimbo speciale, che gli ha rivoluzionato la vita. Roberto è molto attento agli altri, ed inizia a scrivere durante il servizio civile, momento in cui tocca con mano la sofferenze altrui e scopre di potersi rendere utile. Da lì inizia a svolgere volontariato in diverse realtà a contatto con minori in difficoltà. Sono esperienze dalle quali riceve molto più di quanto da.

Ispirato dalle storie di sofferenza e redenzione con le quali entra in contatto, compone “Il Diavolo dentro”, un noir che riporta una dedica piuttosto controversa. Recita: “Dedico questo libro a Paolo Ozzy Leoni, condannato in via definitiva nel processo alle così dette Bestie di Satana all’ergastolo. Era il giugno 2008 quando contattai quello che le cronache avevano indicato quale leader indiscusso di una setta satanica dedita alle peggiori nefandezze che la storia ricordasse. Avevo da poco concluso la prima bozza di questo libro e pensai di chiedere a Ozzy, che prima di finire dietro le sbarre abitava a due isolati da casa mia, se gli andasse di scrivere una sorta di introduzione. Mi rispose che non se la sentiva perché si proclamava innocente e non voleva essere in alcun modo associato a una sorta di autodenuncia. Mi invitò a prendere contatto col suo avvocato e a leggere gli atti processuali per farmi una mia idea. Me la sono fatta e ritengo doveroso esprimere nei suoi confronti il mio immutato sostegno.”

“Il Diavolo dentro” racconta la vicenda di Manuela ed Andrea. Si conoscono in un istituto per minori, in un incontro che sembra superficiale e tipico di quell'età. La vicenda umana dei due ragazzini, che nel frattempo percorrono strade differenti, si intreccia con quella di tanti personaggi. A cominciare da questi incontri Manuela inizierà un rapido viaggio verso l’abisso morale e materiale, incapace di qualsiasi reazione, convinta di non meritare nulla di meglio. Entra a far parte di un gruppo dedito a rituali di ispirazione satanica, che sembra implicato in una serie di nefandezze orribili, dal quale non riesce a liberarsi. Il male penetra in profondità nelle anime. Manuela è un essere disilluso e senza speranza, ma, proprio quando tutto sembra perduto, trova, inaspettata, una luce.

Roberto Ottonelli, quali vicende ti hanno ispirato?

Ritengo che ogni autore metta qualcosa di se stesso in ciò che scrive, ma essendomi ispirato a una storia vera ho preso spunto da quella. Ci sono anche personaggi inventati di sana pianta ed in particolare per Manuela, la mia protagonista, ci ho messo qualcosa di alcune delle ragazze che ho conosciuto durante gli anni di volontariato.

Per anni ho ritenuto che pur essendo chiaramente da editare il mio libro fosse pronto. Non capivo il motivo dei tanti rifiuti che ho ricevuto. Poi ho conosciuto Franco Forte, autore, sceneggiatore, editor e tanto altro, che mi ha aperto gli occhi su una serie di aspetti che fino ad allora mi sfuggivano completamente.

Viviamo in un mondo molto competitivo ed emergere non è facile. Gli “scrittori emergenti” sono tanti e ognuno, legittimamente, cerca di ritagliarsi il suo spazio, in qualche modo a discapito degli altri. Ritengo che se però il lavoro è valido riesca a farsi notare.

Stai lavorando ad un'altra opera?

Sì, ho quasi pronto un altro libro che ho sottoposto a una lettrice che ha molto apprezzato questo perché ci tenevo ad avere un’opinione spassionata. Ne è rimasta molto colpita e penso che a breve lo proporrò. Chi si ferma è perduto, ma non voglio nemmeno precorrere i tempi a discapito della qualità.

Dove e come possiamo trovare ed acquistare il tuo libro?

Il libro è reperibile attraverso i link del sito dell’editore o su Amazon

 

Autore

2017-12-18

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