Feste cinesi: storia e tradizioni

Tra le varie feste cinesi, conosciuta anche come il Festival di metà autunno, poiché cade nel 15° giorno dell’8° mese lunare (esattamente nel mezzo della stagione), troviamo la Festa della luna, ricca di significato poetico. In questo giorno la luna si trova alla massima distanza dalla Terra e in nessun altro periodo è così luminosa e in quel momento, come dicono i cinesi, la luna è perfettamente rotonda. Le vere origini della Festa di Mezz’autunno sono ancora molto incerte. Le prime testimonianze risalgono al tempo del grande imperatore Wu Di (156-87 a.C.) della dinastia Han, che iniziò celebrazioni della durata di tre giorni, comprendenti banchetti e serate. Più tardi, queste cerimonie iniziarono ad essere celebrate dai nobili, quindi la popolarità si allargò a tal punto che finì per divenire una grande festa tradizionale. Durante la dinastia Ming (1368-1644) le case e i giardini venivano decorati con numerose lanterne e il suono di gong e tamburi riempiva l’aria. Le offerte alla luna e la sua contemplazione sono le attività principali della Festa. La sera, quando la luna si leva, tutte le famiglie (chi è lontano da casa cerca di rientrare per raggiungere la propria), si riuniscono all’aperto, attorno a una tavola per ammirarne il chiarore e mangiare ‘dolci della luna’, melagrane, pere, mele, ecc. Ed è per questo che la Festa di Mezz’autunno è chiamata la Festa della Riunione Familiare (la luna piena è considerata il simbolo della riunione, del ritrovarsi). Oggi la Festa della Luna è un giorno feriale ed è considerata principalmente un’occasione per sedersi all’aperto, tempo permettendo, e godersi un po’ di relax con amici e parenti, guardare la luna piena e mangiarne i suoi
deliziosi Mooncake (i dolci della luna, fatti con pasta di fagioli e semi di loto). Poiché non esiste il concetto di regalo materiale in Cina, luogo in cui la cultura contadina è ancora fortemente radicata, di solito, si dona cibo; ciò ha un alto valore significativo.

 

Altra festa tradizionale cinese è la Festa di Qingming (letteralmente, pulito e chiaro); segna il giorno in cui il popolo cinese fa visita alle tombe ed ai siti di sepoltura degli antenati dove, nei tempi passati, si portava con sé un gallo vivo. La tradizione del Qingming risale a più di 2.500 anni fa quando, secondo le fonti storiche, i ricchi cittadini dell'epoca tenevano cerimonie eccessivamente stravaganti e costose in onore dei propri avi, tanto che l'imperatore, in un tentativo di frenare queste pratiche, emanò un editto nel quale dichiarava che il rispetto alle tombe degli antenati poteva essere formalmente posto solamente durante il Qingming. L'osservanza della festività è rimasta alla base della cultura cinese sin dall'epoca. Ai giorni nostri, il Qingming è un'opportunità per i cinesi di festeggiare e ricordare i propri avi nel sito in cui essi sono stati sepolti. Gente di tutte le età prega per gli antenati, si dedica alla pulitura delle tombe ed offre in omaggio cibo, tè, vino, cartamoneta e libazioni varie. Un'altra pratica comune è diventata oggigiorno quella di portare dei fiori alle tombe, piuttosto che bruciare carta, incenso o petardi. In modo particolare, poi, i contadini delle zone rurali portano con sé durante il Qingming rami di salice oppure li appendono ai cancelli ed alle porte delle proprie case; si dice che i rami di salice aiutino a scacciare gli spiriti maligni che si aggirino durante il giorno dei morti. Sempre nella stessa giornata, le famiglie cinesi si riuniscono in gite fuori porta, iniziano le pulizie di primavera, cantano o danzano e le giovani coppie di innamorati si fanno la corte. Inoltre, tra le usanze più popolari, c'è quella di far volare aquiloni che hanno forme di animali o di personaggi dell’opera di Pechino.

 

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2021-01-27

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