Veniamo al dunque, alla vera ossessione dei nostri tempi. La parola d'ordine sembra essere “distinguersi” dalla massa, avere uno stile personale ed originale, ma per quanto sembri essere così pressante questa esigenza basta guardarsi attorno per notare quanto le persone attorno a noi siano tristemente stereotipate:stesso abbigliamento, stessi accessori, stesso taglio di capelli. Si ha quasi la sensazione di essere dentro un gigantesco Truman show, sulla cui scenografia si avvicendano a rotazione personaggi perfettamente identici. Agghiacciante.
Un'isola felice in questo mare mainstream è costituito dagli artigiani, ultimo baluardo dell'unicità.
Incontriamo Manuela Matzeu, 33 anni di Giba, un piccolo paesino nel centro del Sulcis.
Manuela realizza prevalentemente abiti, ma si dedica più in generale a tutto ciò che ha a che fare con il cucito e il ricamo: borse, accessori, oggetti in feltro e tanto altro. Realizza inoltre abiti storici e corsetti, e da qualche anno si è cimentata nel confezionamento di abiti sardi. Porta avanti in parallelo un progetto personale riguardante il recupero dell'abito tradizionale della sua zona. Cerca di riprodurre il più fedelmente possibile pezzi originali, sia per i componenti del suo gruppo folk, l'Associazione Culturale Sant'Andrea di Gonnesa, che per quelli di altri paesi.
-Manuela come e quando nasce questa tua passione?
Ho sempre avuto la passione per il disegno, sin da piccola, per questo ho deciso di frequentare il liceo artistico. Una volta finito il liceo avrei voluto iscrivermi ad un' accademia di restauro, ma non è stato possibile a causa dei costi elevati. Così ho scoperto che a Cagliari esistevano delle scuole di moda, ed ho deciso di frequentarli. Ho pensato che questa poteva essere una buona alternativa alla mia iniziale aspirazione, ed ora è diventata il mio lavoro.
– Quali sono i materiali con cui lavori?
Utilizzo maggiormente il velluto, il pizzo e le sete operate. Mi piace in particolar modo arricchire i miei lavori con i ricami e passamanerie. Ovviamente dipende molto dal tipo di lavoro che devo realizzare. Se si tratta di abiti tradizionali scelgo solo tessuti che realmente venivano utilizzati in antichità, e cerco sempre di fare riproduzioni fedeli.
– Cosa cerca chi si rivolge a te?
In generale chi viene da me ha bisogno di un capo d'abbigliamento fatto su misura e particolare, molto spesso specificando che nei negozi non riesce a trovare qualcosa che soddisfi completamente le proprie esigenze e aspettative.
– Che tipo di difficoltà incontra chi si avviina a questo mestiere?
Penso che la difficoltà più grande sia la mancanza di rispetto nei confronti dell'artigianato, l'incapacità della gente di riconoscere il nostro come un vero e proprio lavoro. Da qui nascono tante situazioni poco piacevoli che non contribuiscono sicuramente a creare una base solida su cui costruire la propria attività. Sarebbe necessario un cambio di mentalità generale, che portasse le persone a preferire il lavoro di qualità pagando il giusto a chi lo esegue. Ovviamente le spese da sostenere quando si gestisce un'attività di questo genere sono un grande ostacolo, ma purtroppo questo è un problema già noto.
– Ricordi un lavoro che ti ha dato particolari soddisfazioni?
La mia creazione prediletta è certamente un giacchino per abito tradizionale che ho realizzato dopo diverse peripezie. Il tessuto mi era stato regalato dai miei genitori, ed ho aspettato di avere un po' di esperienza nel confezionamento di abiti tradizionali per non rischiare di rovinarlo. Inoltre non avevo il numero di bottoni sufficiente al numero di asole che avevo fatto. Dopo qualche mese finalmente sono riuscita a far realizzare i bottoni ad un'orafa,un'ottima professionista con la quale ho avuto il piacere di collaborare. L'attesa ha reso ancora più speciale questo capo realizzato con amore.
-Dove possiamo trovare i tuoi contatatti?
I miei lavori sono in vendita sul sito www.meurreddusfamily.etsy.com . Per qualsiasi richiesta personalizzata è possibile contattarmi sulla mia pagina Facebook http://www.facebook.com/LeChatNoirCreations/ tramite messaggio privato.
Le foto in galleria sono di :
Antonio Maria Dettori , Laura Serra e Giacomo Macis.
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