PRIMARIE SÌ, PRIMARIE NO. CHI VOGLIONO I SARDI?

In Sardegna si voterà a febbraio per il rinnovo del Consiglio regionale e per decidere il prossimo Presidente della Giunta. C’è chi vuole le primarie e chi no. Ma i sardi chi vorrebbero come presidente?

Non ricordavo un’incertezza simile da molto tempo. A febbraio si voterà in Sardegna per il rinnovo del Consiglio regionale e per il nuovo Presidente della Giunta regionale (non mi piace il termine “governatore”, mi sembra uno spagnolismo californiano dei tempi di Zorro) e in Sardegna non si trovano i candidati a destra come a sinistra. Non nel senso che mancano, anzi. Ce ne sono in abbondanza. Alcuni catapultati da Roma dai rispettivi tavoli di coalizione, altri autocandidatisi, altri ancora schermendosi (ma pronti a scendere in campo).

I sardi, che al 46% non andarono a votare cinque anni fa, rischiano di stare a casa per oltre il 50% nel 2024 (comunque sbagliando perché il diritto-dovere di voto bisogna sempre esercitarlo, almeno per rispetto di chi è morto per ottenerlo e inserirlo nella Costituzione repubblicana). E poi se il cinquanta per cento dei sardi non andasse a votare, significherebbe che basterebbero la metà dei voti per eleggere i sessanta consiglieri. Troppa grazia.

Ma se ai sardi si chiedesse di partecipare alle primarie per scegliere il candidato “governatore”, a sinistra come a destra, chi manderebbero a correre? Facciamo un giochino. Proponiamo tre candidati per le primarie a sinistra e tre candidati a destra e facciamo un sondaggio tra i nostri lettori.

Per il centrosinistra proponiamo: 1) Alessandra Todde, classe 1969, nuorese, laurea in ingegneria informatica all’Università di Pisa, per undici anni negli USA dove si è occupata di energia ed evoluzione digitale, già viceministra con Draghi e sottosegretaria nel Conte II, oggi è vicepresidente del M5S, deputata, già candidata alle elezioni europee;

2) Renato Soru, classe 1957, di Sanluri, imprenditore, politico, dirigente d’azienda, fondatore di Tiscali, Andala UMTS, presidente della Regione Sardegna dal 2004 al 2009, conclude gli studi universitari dopo essere diventato un imprenditore nella grande distribuzione, fonda “Progetto Sardegna”, acquista il quotidiano “L’Unità” che fu fondato da Antonio Gramsci, è stato europarlamentare e segretario del PD sardo;

3) Graziano Milia, classe 1959, nato a Nuoro, sindaco di Quartu dal 1993 al 2001 e dal 2020 ad oggi, studioso di storia medioevale, giornalista, consulente storico e culturale, autore di numerosi testi in materia di storia medievale del Mediterraneo e di politica, è stato presidente della Provincia di Cagliari e componente del comitato delle Regioni.

Per il centrodestra proponiamo: 4) Christian Solinas, classe 1976, cagliaritano, presidente della Regione Sardegna in carica, segretario del partito Sardo d’Azione, già consigliere comunale prima e presidente del Consiglio comunale di Capoterra dopo, già presidente dell’ERSU, già consigliere, capogruppo e assessore regionale, è stato anche senatore;

5) Paolo Truzzu, classe 1972, cagliaritano, sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana, eletto due volte consigliere regionale per Fratelli d’Italia, già presidente di Circoscrizione, laureato in Scienze Politiche, per dieci anni ha lavorato nel settore privato nei settori Energia, Telecomunicazioni e Informatica, è stato anche in Ufficio di Gabinetto in Assessorato dell’Industria della Regione Sardegna;

6) Sergio Zuncheddu, classe 1952, nato a Burcei, immobiliarista cagliaritano con “Immobiliare Europea”, proprietario de “L’Unione Sarda” e di tutto quello che ne fa capo (come “Videolina” e “Sardegna 1”), laurea in Economia, fondatore ed editore de “Il Foglio”, ha scritto un libro di recente.

Per la maggiore libertà dei sardi inseriamo la voce 7) un altro candidato di centrodestra; 8) un altro candidato di centrosinistra. Buon divertimento! 

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2023-10-28

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