Note di percorso: Il Giorno che ho cambiato strada…

Note di percorso: Il Giorno che ho cambiato strada…

Lo scorso primo giugno, presso la sede di Cagliari del Gruppo Culturale “III Millennio Futuro”, si è tenuta la conferenza per la presentazione del libro “Storie di strada” dell’autrice Linda Trinchillo.

Questa è una storia di coraggio, di rinascita e di cambiamento. A volte la vita ha una direzione lineare, una strada “preconfezionata” che seguiamo senza chiederci se sia davvero fatta per noi. Altre volte la strada è tortuosa, disallineata. Altre volte ancora si mette un punto e si ricomincia da capo, verso una nuova direzione.

È quello che ha fatto Linda Trinchillo che ha deciso di stravolgere la sua vita e seguire la sua strada. Ha lasciato il lavoro a tempo indeterminato e ha iniziato a “camminare” cercando di seguire ciò sentiva. Si è accorta così che in un momento di disordine, la musica rappresentava un punto fermo.

«Mi frullava in testa da tempo, ma parlare di sola razionalità sarebbe molto riduttivo. C’è di mezzo qualcosa di più, qualcosa che comunemente chiameremmo “cuore”»

Linda nasce a Cagliari nel 1992, è una cantautrice e la frontwoman di una rock band che ha fondato lei stessa. Inoltre è un’artista di strada e, da qualche mese, ufficialmente anche un’autrice.

Infatti, ha pubblicato il suo primo romanzo, presentato al Salone Internazionale del libro di Torino di quest’anno. Linda, durante il Salone, non si è limitata solo a parlare del libro, ma ha anche suonato e cantato per tutti i giorni dell’evento, accompagnandosi con la sua immancabile chitarra verde. L’iniziativa è stata apprezzata molto dalla sua casa editrice “Pluriversum Evolution” che l’ha ringraziata per il contributo artistico.

«Ho voluto riproporre il mio spettacolo, quello che porto per le strade, lì al Salone del libro di Torino. Devo dire che è stata un’esperienza unica, destinata a far parte dei bei ricordi che conservo. Il nostro stand era quello con la musica!»

E portare la musica in giro per le strade, le piazze, i locali e i teatri dell’isola è diventata la sua vita.

È stata ospite di altri eventi letterari, come quelli organizzati da Alessandra Sorcinelli, in cui ha presenziato come cantautrice. Ha raccontato l’arte di strada al Teatro Houdini, al Teatro Sirio ed è stata intervistata presso emittenti televisive regionali e nazionali all’uscita del primo singolo “Disordine”.

«La musica è quasi una scusa per ricreare momenti di condivisione, di scambio. Suonare in strada e il mio stesso “Storie di strada” è un po’ questo. A volte l’ho definito un libro collettivo e non perché sia stato scritto a più mani, ma perché nasce dagli incontri più significativi che ho vissuto da quando ho intrapreso il mio percorso.»

E, nel corso della presentazione alla sede del “Gruppo Culturale III Millennio”, fondata nel 1999 dal Dottor Corona, le emozioni e gli scambi non sono mancati.

Linda ha infatti raccontato, con semplicità e con il sorriso, del suo percorso, il dietro le quinte della sua scelta e tutto quello che ha comportato, dalle prime esibizioni alla pubblicazione del suo primo romanzo autobiografico.

«Sono contenta che “Storie di strada” sia la mia prima pubblicazione perché è ciò che di più vero ho scritto fino ad ora»

Nel suo libro, Linda Trinchillo racconta tanti aneddoti legati all’arte di strada e un frammento di vita significativo che l’ha portata alla decisione di iniziare un cammino verso la riscoperta di sé, con la musica come compagna di viaggio.

«Possiamo vivere per soddisfare le aspettative degli altri o vivere»

E le difficoltà, il giudizio, non si sono fatti attendere di certo, ma Linda sembra accogliere il tutto con entusiasmo, come un’opportunità di crescita.

Si sta già preparando per una nuova avventura che la vedrà partecipe ad eventi musicali nella penisola, tra cui un festival d’autore in cui è tra i finalisti.

«C’è stato un momento in cui anche suonare in strada è diventato difficile. Mi chiedevo se ce l’avrei fatta ad andare avanti nella mia nuova vita o se il peso di tanto cambiamento avrebbe finito per schiacciarmi. Così per un periodo ho smesso di esibirmi, ma alla fine sono tornata a suonare. Ho capito che tutte quelle frasi che avevo bisogno di sentirmi dire come forma incoraggiamento, dovevo imparare a dirmele da sola.»

Nel cartello che porta con sé in strada si legge “Non mollare mai” e si percepisce come per Linda non sia solo una frase stampata su un foglio, ma un vero e proprio stile di vita e un messaggio da trasmettere.

Nel pubblico, oltre ai rappresentanti del Gruppo Culturale, volti di amici e artisti tra cui Nazzareno Miconi, pittore cagliaritano, Carlo Antonio Angioni dell’associazione culturale Artificio e il fotografo Davide Mallus che ci ha regalato questi scatti.

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2023-06-21

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