WELCOME BACK TO ‘SERIE A’ SIR CLAUDIO RANIERI

Dopo un anno di cadetteria, il Cagliari torna in Serie A e con la squadra tutta un’isola gode dell’effetto psicologico benefico con ripercussioni anche economiche (per pochi). Il principale artefice di questo miracolo è l’allenatore settantunenne Claudio Ranieri.

Domenica 11 giugno, il Cagliari deve vincere a Bari davanti a 58 mila spettatori, record di presenze anche rispetto a un Bari-Inter degli anni ’90 e alla più recente Bari-Sud Tirolen. All’andata, la finale ‘play off’ promozione, è finita in pareggio. Un gol inaspettato in pieno recupero. Una partita che i rossoblù avrebbero dovuto vincere per poi pareggiare a Bari in quanto i pugliesi godevano del doppio risultato positivo per la migliore posizione in classifica. Non esco. Dopo l’eliminazione in finale di coppe europee delle tre squadre italiane, preferisco non soffrire e non guardare la gara… Ascolto l’amico Lele Casini a Radiolina che ti fa già soffrire abbastanza per l’enfasi che mette nelle radiocronache sempre puntuali e competenti. Lo zero a zero, nonostante le numerose occasioni, punirebbe il Cagliari costringendolo a un altro anno di Serie B. Niente supplementari o rigori. E siamo già oltre il 90°, in pieno recupero… Ma ecco che al 94° il bravo commentatore esplode in modo emozionante e non capisco se è veramente successo il miracolo. Sì, Pavoletti appena entrato segna e la Sardegna tutta dimentica i problemi quotidiani, dal numero di disoccupati allo stato della sanità pubblica, dai trasporti che ci ricordano che siamo un’isola alle fabbriche inquinanti. Potere del calcio. Tutti bravi. Una rosa che non meritava la quattordicesima posizione, quella dalla quale mister Ranieri, Claudio ‘felice’ come più di un tifoso vorrebbe ribattezzare la statua in piazza Jenne, ci ha preso per mano conducendoci di nuovo nel Calcio che conta.

Solo Claudio Ranieri, poteva compiere il miracolo. E se i suoi colleghi Inzaghi o Mourinho non sono riusciti nella partita decisiva pochi giorni prima, lui non si è perso d’animo: “ho chiesto ai ragazzi di vincere a Cagliari e pareggiare a Bari. Abbiamo pareggiato a Cagliari, avremmo dovuto vincere a Bari”. Facile, no? Bastava chiedere…

Una carriera lunghissima e intrecci importanti. Molti non sanno che Manlio Scopigno, l’allenatore dello scudetto del Cagliari, lo fece esordire in Serie A nella Roma nel 1973. Come allenatore le prime coppe arrivano con la Fiorentina, poi i successi all’estero col Valencia, ma il suo capolavoro è con il Leicester City. La squadra vince la Premier League per la prima volta in 132 anni di storia ed è il terzo allenatore italiano a vincere quello che viene definito come il campionato più difficile. Per ‘King Claudio’ o ‘Sir Claudio’ iniziano a fioccare i premi: dal CONI, dalla FIFA e da Mattarella. Ma il legame col Cagliari e i sardi viene da lontano. Alla guida dei rossoblù approda nel 1988, conquistando la Coppa Italia di Serie C e portando in due anni i sardi dalla Serie C alla Serie A. Riuscirà a salvare il Cagliari con un turno d’anticipo. Dopo trentacinque anni viene richiamato al Cagliari per disperazione. Da quel quattordicesimo posto ai playoff e alla Serie A.

Ho chiesto un commento a caldo a qualche tifoso. Ecco i loro partecipati commenti.

Ignazio Pinna dall’Argentina: “Ranieri è riuscito ancora una volta a fare storia nel calcio. Questa volta con il Cagliari. Dopo aver ridato vita a una squadra che sembrava ormai destinata al fondo della classifica, l’ha trasformata fino a raggiungere la possibilità di partecipare ai playoff, arrivando a giocarsi la finale per la promozione in Serie A con il Bari e a vincerla. Grazie Mister Ranieri! Che onore per tutti i Sardi nel mondo! Forza Cagliari!!!”

Daniele Cardia, giornalista per varie testate tra le quali ‘Il Punto Sociale’ e ‘Cagliari Live’: “Questa è la vittoria di un grande uomo! Di un uomo tornato dopo 30 anni. Ha fatto il miracolo 30 anni fa, portando la squadra dalla C alla A, e ritorna nell’isola dopo aver vinto tutto in Europa, con la paura di deludere il popolo sardo e invece ha compiuto l’ennesima Impresa della sua carriera, riportando una squadra che era con un piede in serie C, e l’ha riportata in Serie A. È la promozione più bella. Le sue lacrime sincere, sono le lacrime di gioia di tutta la Sardegna. Se Gigi Riva è il Re dell’isola. Ranieri ora è l’Imperatore. Ranieri Santo subito”.

Renato Serra, direttore generale della Pubblica Istruzione in RAS si lancia in un commento tecnico: “Pur privi di Nandez, con Mancosu e Pavoletti in precarie condizioni, e con il risultato dell’andata che avrebbe tagliato gambe e morale a chiunque, Mister Ranieri fa l’ennesimo miracolo. Un Cagliari ordinato e ben schierato schiaccia gli avversari nella loro metà campo e solo diversi interventi del portiere barese ci negano il meritato vantaggio. Quando poi il risultato sembrava fissarsi sullo zero a zero, il Cagliari di Ranieri ci ha messo il cuore. Azione manovrata, cross di Zappa e Pavoletti anticipa gli avversari e la butta dentro. Col cuore, con la grinta e con l’apporto di tutti, mister Ranieri ci riporta in Serie A. Come 30 anni fa, Ranieri lo aveva detto. Risorgeremo. E stasera gli ultras, radunati sotto la statua di Carlo Felice, lo ricordavano. Grazie Claudio Ranieri”.

Michele Pipia, responsabile ARC: “Il Cagliari Calcio è una società che da anni si batte anche nella lotta contro le discriminazioni e ha sempre indossato la maglia con i colori dell’Arcobaleno. Siamo contenti che ai colori rossoblù si siano aggiunti quelli rainbow e che abbiano portato fortuna”.

Vincenzo Amat di San Filippo lavora per la Commissione Europea: “È così importante la promozione del Cagliari per noi espatriati! Dà un senso tangibile al legame con la nostra terra. Domani andrò in ufficio con la sciarpa rossoblù e per tutti i colleghi di ogni parte d’Europa e oltre sarà immediatamente visibile perché. Fortza Casteddu! E grazie a Claudio Ranieri, ancora una volta”.

Giuseppe Corongiu, scrittore e dirigente al comune di Quartu afferma: “Stasera abbiamo visto perché il calcio è uno degli sport più amati: la sua bellezza sta nell’imprevedibilità che conquista i cuori e le menti. Essere tifosi significa condividere alti e bassi di una sfida. In più, essere tifosi de su Casteddu, significa puntare su una squadra che rappresenta un intero popolo. Ecco il tifo per il Cagliari è un fatto umano, ma politico. Essere sardi veramente”.

Piero Comandini, consigliere regionale e segretario del PD Sardegna: “Bellissima vittoria del Cagliari che riporta la nostra squadra in serie A, grazie a un gruppo stupendo e a un allenatore di altri tempi che ha trasmesso ai ragazzi cuore e fiducia in se stessi”.

Analia Pira Pira, scrittrice di chiare origini sarde, che presto sarà ospite del Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo sembra che gridi per farsi sentire da lontano: “Vamoos Cagliari!!! Felicitaciones desde Argentina!!!

Gianni Chessa, assessore regionale al Turismo è raggiante: “Una serie A meritata, un popolo sardo che si riscatta con questa vittoria, un grazie alla società del Cagliari Calcio, al presidente Giulini, all’allenatore Ranieri, e a tutta la squadra: non ha vinto il Cagliari ma tutta la Sardegna che ringrazia la squadra del Cagliari”.

Riccardo Porcu, alto dirigente della Regione Autonoma della Sardegna commenta: “Il talento di un singolo che ci crede fino in fondo, che dà tutto, che decide lui quando sarà il tempo di arrendersi diventa gioia collettiva, di una squadra, uno stadio, una regione un popolo. Dovremmo essere così tutti i giorni, sportivi con gli altri e grati della vita”.

Andrea Contini, giornalista, commenta ed esulta dalla curva allestita negli studi di Videolina e mi manda un vocale e un messaggio poco dopo la grande vittoria: Il Cagliari ha vinto sul piano del gioco, dominando il primo tempo e creando 5 nitide occasioni da rete. Nel secondo tempo ha mantenuto la supremazia territoriale e ha trovato il gol, meritatissimo, nel periodo di recupero. Il Bari ha perso la partita fondamentalmente sul piano psicologico, avendo festeggiato in anticipo dopo il pareggio della gara di andata e facendosi sopraffare dalla paura, questa sera, al San Nicola”.

Marzia Cilloccu, imprenditrice e consigliera comunale di Cagliari, assessora nella Giunta di massimo Zedda: “La promozione in serie A è il coronamento di un sogno per Cagliari e per tutta la Sardegna! Grazie al grande lavoro del mister Claudio Ranieri, della società che lo ha voluto e che gli ha dato fiducia e di tutta la squadra sostenuta fino in fondo da una tifoseria strepitosa. Ora subito al lavoro per uno stadio degno del massimo campionato”.

Maurizio Melis, giornalista: “Questa volta ha un sapore diverso. Ho visto tante volte, da buon stampacino, vestire (la statua di) Carlo Felice per i grandi risultati ottenuti dalla nostra squadra che rappresenta una intera regione. Ma il traguardo ottenuto questa volta credo senza dubbio che sia quello più significativo di tutti, un miracolo nel miracolo…”.

“La promozione del Cagliari in serie A conferma, ancora una volta, che il gioco di squadra viene sempre premiato. Conferma soprattutto che negli obiettivi ambiziosi bisogna davvero crederci” afferma lo scrittore, avvocato e studioso di storia cagliaritana e consigliere comunale di maggioranza Antonello Angioni.

Renzo Paternoster, scrittore, abita in provincia di Bari e sportivamente commenta: “Al San Nicola di Bari, Santu Sadurru fa la grazia. Scherzo! In verità una partita così importante si può anche perderla giocandola e il Bari l’ha persa senza nemmeno giocarsela”.

Eeee lo fa bruciare la bandiera dei quattro mori” dice i l tifoso Giuseppe commentando il gesto di alcuni tifosi baresi dopo l’1-1 di Cagliari. Giovanna invece non ci vuole credere. Rimasta chiusa in casa, ha chiesto a tutti di non mandare messaggi. Poi ha sentito un urlo dalla strada: “Innanzitutto un immenso grazie a Claudio Ranieri… dalle acque melmose della quasi serie C ha raggiunto questa impresa incredibile… un allenatore ed un gentiluomo unico, come sempre. Avete visto come piangeva? Un pensiero particolare a Pavoletti… il nostro capitano, tanto sfortunato con gli acciacchi anche in questo anno… che è riuscito a segnare il gol che ci ha portato in Serie A. Grazie a tutti, chi più, vedi Lapadula, girone di ritorno o Radunovic… chi meno… speriamo solo che Giulini si comporti bene con tutta l’isola e non faccia scherzi… Ranieri deve rimanere qui. FORZA CAGLIARI”. Maria Assunta invece sembra dedicare dei versi alla promozione in A: “Sogno o son desta? Sono ben sveglia, è realtà! In serie Aaaaa. Era la B il sogno, anzi, l’incubo!”

Alessandro Carta, portiere, preparatore di portieri e personal trainer non si fa pregare: “Tra Sant’Efisio e San Nicola il miracolo lo fa San Claudio Ranieri. Fa entrare la torre Pavoletti all’ultimo minuto e il bomber la mette dentro. Cagliari di nuovo in A con Mister Ranieri come nella stagione 89/90. Quando io giocavo nel La Palma Cagliari e incontravamo il Cagliari per le trasferte in Continente all’aeroporto di Elmas. Torna Claudio e il Cagliari ritrova la giusta tranquillità. Un Mister in grado di donare serenità e autostima ad ogni singolo giocatore facendo esprimere il massimo da ognuno di loro. Su tutti il goleador Lapadula, la definitiva consacrazione di Luvumbo, le geometrie del cagliaritano DOC Mancosu. Ma da preparatore dei portieri voglio nominare su tutti il nostro portierone Radunovic, in grado di onorare la maglia che era del miglior portiere italiano di tutti i tempi Ricky Albertosi. Grazie Claudio. E adesso tutti a vestire di rossoblù la statua di Carlo Felice. Felice commenti na Pasqua”.

Il consigliere comunale del Partito Democratico Matteo Lecis Cocco-Ortu: “Una grande festa di popolo di Cagliari e di tutta la Sardegna. L’esperienza di quest’anno dimostra che giocando da squadra, con una guida credibile e appassionata, la fiducia nelle proprie possibilità aumenta e si raggiungono grandi risultati. L’entusiasmo per il ritorno in serie A espresso con gioia e partecipazione da migliaia di sardi è il migliore stimolo per l’amministrazione a superare i ritardi nel dare a Cagliari uno stadio moderno e che porti una reale riqualificazione di Sant’Elia e non una semplice operazione di speculazione che non sarebbe capita da tifosi e concittadini”.

Dietrich Steinmetz, noto fotografo che immortala Cagliari e gli eventi che vi si svolgono, rilascia una ‘dichiarazione’ delle sue che decidiamo di pubblicare come copertina: una bella foto della statua di Carlo Felice.

Angelo Pili, giornalista: “Era ora. L’ora di Ranieri, che ha saputo galvanizzare una squadra, dandole carattere e anima, fino a riportarla dopo appena un anno di serie B, di nuovo nel campionato di Serie A. Ora, la Sardegna, il Cagliari, squadra e città, richiedono uno stadio degno di questo nome non uno stadietto. Sarebbe la giusta ricompensa, per tutti gli sportivi e fans del mitico Cagliari”.

L’editrice Carmen Salis è di poche parole ma è “contenta”. Il consigliere regionale progressista Francesco Agus si limita a un: “FORZA CAGLIARI” tutto maiuscolo. Gregori Farris invece lavora in Municipio: “Grande Cagliari”. E manda scudetti e immagini varie.

L’avvocato Giuseppe Speranza non ha dubbi: “Il Cagliari ha meritato di vincere. Ha giuocato fino all’ultimo con forza e determinazione perché ci ha creduto fino al 94’ quando Pavoletti ha segnato su cross di Zappa. Abbiamo vinto in pieno recupero ma non su rigore. Il Cagliari finalmente dopo solo un anno è di nuovo in serie A. Credo che Claudio Ranieri dopo Riva rimarrà per sempre nel nostro cuore rossoblù”.

Roberto Castaldi, da Cagliari a Pisa, docente universitario e segretario del Movimento Federalista Europeo della Toscana non sta nella pelle: “Tutti i sardi sparsi per la penisola speravano nella promozione. Partita emozionante, tutta all’attacco, in cui il Cagliari ha vinto con merito”.

Alessandra Sorcinelli, animatrice culturale, è in piazza Jenne con una bandiera del Cagliari: “Al novantaduesimo minuto prima del fischio finale ho avuto una visione che sopraggiungere improvvisa durante lo sconforto generale. Ho visto tra i giocatori la figura di Gigi Riva in bianco e nero inconfondibile come una visione ho quindi gridato ‘ci vuole Gigi Riva!’ e il resto è serie A”.

La senatrice del M5S Sabrina Licheri: “Sono felicissima per la promozione del Cagliari in serie A. La forza di volontà, l’impegno e la perseveranza di mister Ranieri e della sua squadra devono essere un esempio per tutti noi”.

Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari: “Il cuore di una squadra… di una città… di tutta una terra… si è manifestato stanotte… il nostro orgoglio, merito di un uomo che ci ha creduto più di tutti… adesso non più scusanti, tutto questo deve essere coronato da uno stadio che possa recepire l’identità di una Cagliari che vuole essere protagonista nello sport che conta, io ci ho sempre creduto non da oggi, sarà sempre una mia scommessa”.

Ada Lai, assessore regionale del Lavoro: “Importante il successo del Cagliari, che accomuna la Comunità sarda, ridona entusiasmo e rafforza la nostra autostima e identità. Tutto questo favorisce l’economia, che significa aumento del Lavoro… Grazie, quindi alla nostra magnifica squadra del Cagliari, preziosa compagna di viaggio nel nostro impegno per la Sardegna!”

Giovanni Lai lavora a Torino ma è legato alla sua terra d’origine: “Ed ecco che il calcio premia ancora una volta, una terra ed un popolo di grandi princìpi”.

La consigliera regionale Carla Cuccu: “Sono felice ed orgogliosa di questo successo del nostro Cagliari che ha dimostrato di essere una grande squadra. L’impegno, la determinazione, il coraggio, la preparazione ed il gioco di squadra hanno consentito questo risultato trionfante. Credo che grazie a questa risalita la Sardegna intera possa trarre un enorme insegnamento per ripartire anche nei settori più fragili. Investire nello sviluppo dello sport significa diffondere valori imperituri, efficaci per creare una società allenata ad affrontare le difficoltà che possono essere superate. Un ringraziamento particolare a Claudio Ranieri, esempio di determinazione e dell’essere signori anche nello sport”.

Monica Corda ha un passato da portiere e di calcio ne capisce, oggi è presidente di uno dei trenta club ufficiali di Risiko: “Sono stati dei bellissimi playoff, Serie A meritatissima, partite al cardiopalma, una squadra finalmente unita, si percepiva proprio una grande coesione… E poi… Un grande mister, che anche ieri ha dato prova di quanto ami il Cagliari, Cagliari e la Sardegna… Un grande uomo, un grande sportivo… Quindi i più grandi complimenti a tutta la squadra da parte del Risiko Club Cagliari… E se i giocatori volessero nel loro tempo libero venire a farsi una partita (da Mamo Pizza, in via del Pozzetto, giovedì notte) sono i benvenuti… Perché la guerra si fa solo per gioco…. Forza Cagliari Sempre”.

Matteo Massa, consigliere comunale di opposizione: “È una grande gioia per tutta la città. Ora Regione e Comune superino i contrasti politici e si vada avanti per la realizzazione dello stadio. Ho proposto al Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale e a colleghe e colleghi il conferimento della cittadinanza onoraria a Claudio Ranieri.”.

“Una piccola metafora che non bisogna mai smettere di lottare per coronare i propri sogni. Auguriamo alla squadra del Cagliari di rimanere il più a lungo possibile in serie A” è il pensiero di Elizabeth Rijo, del coordinamento Diaspore In Sardegna-CODISARD.

Biagio Arixi, poeta, sabato 24 giugno presenterà il suo libro “Mamma, leggiamo una fiaba?” alla Sala Lilliu della Biblioteca Metropolitana ‘Emilio Lussu’ a Monte Claro nell’ambito del Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo e il ricavato andrà destinato agli orfani dei femminicidi (partecipate numerosi!): “La partita di ieri sera a Bari, che riporta il Cagliari in serie A, è un regalo che premia il cuore e la perseveranza di tutti i sardi che hanno creduto e sostenuto una squadra diretta da un coraggioso Comandante come Claudio Ranieri che ha saputo navigare anche in mari burrascosi, non sempre favorevoli, che però hanno premiato il suo operato. Io da figlio di Sardegna ho già vissuto e gustato il sapore di queste notti magiche perché dal 1965 ai primi anni 70, gli amici più cari che frequentavo erano Gigi Riva, Roberto Boninsegna, Franco Rizzo, Enrico Albertosi, Mario Brugnera e divi del calcio come Pelé. Erano quelli gli anni di gloria continua che ci hanno dato notorietà e respiro per arrivare fino alla Vittoria odierna, per acclamare il grande allenatore Ranieri che ha trasmesso sicurezza e serenità ai suoi amati giocatori, che in cambio gli hanno donato ancora un momento indimenticabile che arricchisce la sua già prestigiosa esistenza. E noi Sardi gli siamo grati.

Antonio Lai, giornalista: “Da Liverani a Ranieri l’abisso è sotto gli occhi di tutti. Ranieri ha vinto tutto e in tutto il mondo eppure al primo richiamo è tornato nella città che sente sua. Egli è l’eccezione che conferma la regola quando si dice che vince la squadra e non il Mister. Se rimanesse al Cagliari per il prossimo triennio saremmo di casa in zona scudetto. Una critica per lo stadio: a Bari 58000 tifosi. Qui dove ce li mettiamo? Eppure uno stadio c’è e si chiama Sant’Elia, non capisco perché buttar giù una struttura con soli 50 anni di età. Non è né etico né ecologico e nemmeno economico”.

Tiziana Mori, ex assessore alle politiche sociali, famiglia e Europa del Comune di Monserrato: “Il ritorno del Cagliari in serie A è dovuto ad un lavoro appassionato svolto dal suo allenatore Claudio Ranieri. Ha dimostrato che per spingere i giocatori a dare il meglio di sé e credere anche in ciò che mesi fa sembrava impossibile, si può realizzare lavorando sul gruppo, valorizzando tutti i componenti e creando un clima sereno dove ognuno potesse esprimere al meglio le proprie potenzialità. Non è solo un discorso di preparazione atletica, ma anche di ‘testa‘ e di creazione di un clima di impegno e determinazione tra tutti i giocatori. Sarebbe bello mutuare questo risultato, frutto di un lavoro certosino dove capacità, cuore e passione hanno un ruolo determinante, pure in chi ha ruoli istituzionali”.

Paolo Alberto Pinna, curatore della mostra Experience Nuragica: “Festeggiamo anche noi la gioia e l’orgoglio di un’isola, da sempre di guerrieri, che anche con il calcio, riporta la sua storia dove merita… nella serie A”.

Marcello Polastri, presidente della Commissione sport e patrimonio in via Roma: “Un Cagliari strepitoso perché ci ha creduto, con una squadra ben rodata che ha tenuto tutti i tifosi incollati alla palla e che pure per questo ha vinto, con una zampata sul finale in una partita indimenticabile. Merito della vittoria, indubbiamente il lavoro di squadra stimolato dall’energia di Mister Ranieri il quale potrebbe pure guidare il Cagliari verso il raggiungimento di prossimo traguardo: vincere lo scudetto. Sarebbe la vittoria di un’intera isola proiettata con la grande pubblicità che si merita, su tutti quegli schermi e riflettori che dal mondo del calcio, stimolano turismo e cultura”.

Maria Laura Orrú, consigliera regionale Verdi, Sinistra, Possibile afferma: “Sono molto contenta ed emozionata per quello che è successo. Ovviamente questo unisce un popolo che comunque si è ritrovato a tifare per il Cagliari e sono anche molto consapevole del fatto che la squadra non ha ancora uno stadio degno, e spero che insomma si faccia di tutto perché questo avvenga. Sui valori dello sport: credo che comunque i ragazzi abbiamo anche mostrato ai più piccoli che bisogna crederci fino in fondo, che non bisogna mai arrendersi e che soprattutto bisogna ascoltare il proprio allenatore, che è riuscito in qualche maniera a mettere in campo quello che hanno: una squadra, un gruppo solido, un gruppo che, come dicono loro, si fa famiglia. E quindi quando si riesce a essere così uniti, avvengono anche i miracoli, che un po’ è quello che è successo con il Cagliari”.

Foto di Federica Lai, giornalista de L'Unione Sarda
Foto di Federica Lai, giornalista de L’Unione Sarda
foto di Dietrich Steinmetz
foto di Dietrich Steinmetz
Pelé e Riva
Pelé e Riva
Gigi Riva e Biagio Arixi
Gigi Riva e Biagio Arixi

Autore

2023-06-22

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *