La Pubblica Amministrazione, nonostante un caso analogo successo per i bonus Covid e nonostante possegga tutti i mezzi necessari per rendere il Cashback un servizio funzionante, non è riuscita ad approntare un servizio efficiente. Fin dal primo giorno in cui era possibile registrarsi e inserire il metodo di pagamento l’app IO è andata in crash. Numerose le lamentele degli utenti, i quali, ancora una volta, si sono ritrovati a perdere la fiducia nello Stato. Tantissimi i download effettuati per l’app IO e numerosi gli strumenti di pagamento registrati nella sezione Portafoglio, ma, secondo le lamentele degli utenti, non tutti sono compresi. Si è verificato un blocco rispetto alla lista dei metodi inseriti, infatti gli utenti che hanno provato l’inserimento si sono ritrovati con il messaggio “Si è verificato un errore temporaneo nel salvataggio di questa carta, riprova”. Tale messaggio ha messo evidentemente a dura prova la pazienza dei cittadini. L’account Tweeter ufficiale dell’applicazione fa presente che i problemi derivano dal collegamento con i sistemi delle banche, le quali sicuramente non hanno trovato conveniente investire su potenziamenti ad hoc per supportare il picco di utenti. Una palla che rimbalza, come sempre, tra Pubblica Amministrazione e le rispettive strutture a cui si appoggia.
La pagina social in questione, attiva e aggiornata quotidianamente, informa gli utenti sulla risoluzione dei problemi e invita i propri seguaci a cercare le informazioni, sempre in costante aggiornamento, sulle FAQ messe a disposizione sul sito (clicca qui). Gli utenti hanno lanciato un hashtag informale, #cashback di Stato, per definire il servizio.
Se vuoi conoscere il nuovo metodo escogitato dal Governo per combattere l’evasione fiscale puoi leggere l’articolo precedente cliccando qui.
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