Consultazione del 730 precompilato 2023: le novità da conoscere

L’Agenzia dell’Entrate con la Circolare del 18 aprile 2023 ha reso noto che a partire dal 2 maggio sarà disponibile nell’area dedicata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it la dichiarazione dei redditi 2023 per l’anno fiscale 2022.

Ogni anno l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti una dichiarazione dei redditi precompilata con diversi dati già inseriti: dalle spese sanitarie a quelle universitarie; dalle spese funebri ai premi assicurativi, dai contributi previdenziali ai bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, e altro ancora.

Chi accetta online il 730 precompilato senza apportare modifiche non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili e non sarà sottoposto a controlli documentali. Oltre al 730 è disponibile anche il modello Redditi persone fisiche precompilato.

Il 730 precompilato deve essere presentato entro il 30 settembre direttamente all’Agenzia delle Entrate o al Caf o al professionista o al sostituto d’imposta. I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo. Possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario i contribuenti che nel 2022 hanno percepito:

– redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. co.co.co. e contratti di lavoro a progetto);

– redditi dei terreni e dei fabbricati; – redditi di capitale;

– redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (es. prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente);

– redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero);

– alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D.

Chi presenta la dichiarazione per conto di persone incapaci, compresi i minori, o per il contribuente deceduto può utilizzare il modello 730 se per questi ricorrono le condizioni descritte.

Tante le novità: le nuove aliquote Irpef, le rimodulazione delle detrazioni e le modifiche al quadro dei familiari a carico. Tra le altre novità occorre segnalare quella sull’8 per mille, sul bonus barriere architettoniche, quello sull’attività fisica adattata e i canoni di locazione per i giovani. Con la legge di bilancio 2022 è stato stanziato un fondo di 7 miliardi con lo scopo di lavorare sulla riduzione del cuneo fiscale (cioè la differenza tra quanto il datore di lavoro versa come stipendio lordo e quanto arriva netto in busta paga). Ma andiamo con ordine.

Come si è detto, il 730 del 2023 recepisce diverse importanti novità introdotte nel 2022. Lo scorso anno è stato introdotto l’assegno unico universale che da marzo ha sostituito le detrazioni per i figli a carico. Per questo motivo il quadro dei familiari a carico in frontespizio è stato modificato. Troveremo colonne provvisorie per la compilazione della situazione familiare fino al 28 febbraio 2022 e quella successiva alla data di introduzione dell’assegno unico. Le principali novità contenute nel modello 730/2023 sono le seguenti:

Modifica scaglioni di reddito e delle aliquote: dal mese di gennaio 2022 sono entrate in vigore le nuove aliquote IRPEF, che dovrebbero portare a una riduzione della pressione fiscale. La modifica delle aliquote e degli scaglioni è stata accompagnata dalla rimodulazione delle detrazioni per lavoro dipendente, di quelle da pensione e per lavoro autonomo. Nel dettaglio, sono state ridotte le aliquote IRPEF da applicare ai redditi da 15.000 euro a 50.000 euro ed è stato ampliato lo scaglione di reddito a cui si applica l’aliquota più alta del 43%. La nuova Irpef dovrebbe avere un effetto positivo sui contribuenti italiani, in particolare su quelli che si situano nelle fasce intermedie di reddito, sia per pensionati che per lavoratori dipendenti. Rimodulazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente: è stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro;

Rimodulazione delle detrazioni per redditi di pensione: è stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro;

Rimodulazione delle detrazioni per redditi assimilati e altri redditi: è stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 11.001 e 17.000 euro;

Modifica alla disciplina del trattamento integrativo: il trattamento integrativo è riconosciuto anche ai titolari di reddito complessivo compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro a condizione che l’ammontare di alcune detrazioni sia di ammontare superiore all’imposta lorda;

Eliminazione delle barriere architettoniche: dal 1° gennaio 2022, per le spese sostenute per interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti spetta una detrazione dall’imposta lorda del 75% del limite di spesa calcolato in funzione del tipo di edificio;

Detrazione per canoni di locazione ai giovani: ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, è riconosciuta una detrazione pari al 20 per cento del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro; Credito d’imposta social bonus: per le erogazioni liberali agli enti del terzo settore è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65 per cento dell’importo delle erogazioni stesse da utilizzare in tre quote annuali di pari importo. L’importo del credito d’imposta non può comunque essere superiore al 15 per cento del reddito complessivo; Credito d’imposta per attività fisica adattata: è riconosciuto un credito d’imposta per le spese sostenute per l’attività fisica adattata a coloro che ne fanno richiesta dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate; Credito d’imposta per accumulo energia da fonti rinnovabili: è riconosciuto un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto. Il credito è riconosciuto a coloro che ne fanno richiesta dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate;

Credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy: per le erogazioni liberali in denaro alle ITS Academy è riconosciuto un credito d’imposta pari al 30 per cento dell’importo delle erogazioni stesse. L’importo del credito d’imposta è elevato al 60 per cento se le erogazioni sono effettuate a favore delle fondazioni ITS Academy operanti nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale. Il credito d’imposta è utilizzabile in tre quote annuali; Credito d’imposta per bonifica ambientale: se in possesso dell’attestazione rilasciata dal portale gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex Ministero della Transizione ecologica), è possibile fruire del credito d’imposta spettante per le erogazioni liberali finalizzate alla bonifica ambientale di edifici e terreni pubblici;

Destinazione dell’otto per mille: da quest’anno è possibile destinare una quota pari all’otto per mille dell’Irpef all’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”;

Dematerializzazione delle schede per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF: da quest’anno i sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale possono trasmettere direttamente in via telematica le schede relative alle scelte anche senza avvalersi di un intermediario. A chiusura di questa breve nota descrittiva, l’Agenzia delle Entrate rileva che, nonostante il tentativo di semplificazione, la presentazione della dichiarazione dei redditi precompilata viene utilizzata in totale autonomia soltanto da un italiano su 5. Ogni anno c’è una crescita nel numero di utilizzatori ma la diffusione del servizio ancora non è capillare. Il servizio, a parere di chi scrive, dovrebbe essere esteso anche alle partite IVA e ai professionisti che optano per il regime forfetario.

Autore

  • Giuseppe Speranza

    avvocato civilista dal 2000. Mediatore civile commerciale e iscritto all'Albo Speciale degli Avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione ed alle altre Giurisdizioni Superiori. è stato giudice onorario presso il Tribunale civile di Cagliari Sezione distaccata di Sanluri. Ha collaborato per la Rivista Giuridica Sarda diretta dal Prof. Avv. Angelo Luminoso. Collabora per la rivista La Testata.it dal mese di febbraio 2023 dove è autore della rubrica “Diritto & Società”.

2023-04-21

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