Atobiu sardo a Quartu: reading letterario per promuovere la nostra lingua

Dopo lo scorso incontro in cui si è parlato d’Europa, nella giornata del 6 settembre è toccato alla Sardegna introdursi all’interno della sessione quartese del Festival Letterario & Solidale San Bartolomeo, nell’elegante Sala Affreschi dell’ex Convento, al primo piano, sopra il Chiostro, in via Brigata Sassari. 

“Atobiu sardo”, un incontro interamente dedicato all’isola, per un avvincente reading letterario della durata di tre ore. Inserito nella rassegna “Quartu Estate 2023 – Ripensare la e le città – Attività culturali, spettacoli e Arte”, è stato organizzato da A.R.K.A. Eventi Culturali, con il contributo e il patrocinio dellamministrazione comunale quartese.

Moderatore dell’evento, iniziato alle ore 16 e concluso alle 19, Vincenzo Di Dino, Presidente dell’Associazione ARKA Eventi Culturali, il quale afferma orgogliosamente come il Festival sia “un grande contenitore, che si propone di fare cultura con la ‘C’ maiuscola”.

Prima di iniziare Di Dino ricorda i prossimi appuntamenti in programma per questo mese e per il prossimo:

– 22 settembre: serata magica alla Biblioteca di Flumini di Quartu, che vedrà l’esibizione di quattro illusionisti;

– 1° ottobre: discussione delle tematiche “ecologia” e “ambiente” con probabile biciclettata; 

– 6-7-8 ottobre mostra di pittura a Sa Dom’e Farra;

– 8 ottobre: concerto di musica classica a Sa Dom’e Farra;

– 15 ottobre torneo di Risiko!.

Prevista per i saluti istituzionali, purtroppo la Presidente del Consiglio comunale di Quartu è stata costretta ad assentarsi per una problematica personale. Assenti anche Fabbiu Usala Friargiu e Pietro Porcella per impegni lavorativi. Quest’ultimo ha poi gentilmente inviato un messaggio vocale, in cui ha letto una poesia.

Pietro Porcella


Inizia Guido Cadoni, insegnante di lingua sarda nelle scuole dell’infanzia e nell’Università della Terza Età del Sulcis. Secondo Cadoni, essendo i bambini più curiosi e propensi ad imparare, è più semplice insegnare loro, piuttosto che agli anziani che già hanno conoscenza in materia. Egli ritiene, inoltre, che si stanno facendo grandi passi in avanti nell’apprendimento della lingua, in particolare nei social, dove si tende ad unire qualche parola o addirittura frase sarda all’italiano. Cadoni legge poi il capitolo “Su Mercau”, tratto dal libro Poesie di Teresa Mundula Crespellani.

Prosegue Franco Carta, conosciuto come “Poeta Ibrido”, in quanto autore di poesie in italiano, sardo orgolese e sardo cagliaritano, che legge la poesia “S’attitadora”: la prefica era colei che dedicava al defunto un pianto cantilenato di dolore: s’attidu, appunto. Carta ha dedicato questa poesia a sua nonna, la quale svolgeva questa pratica, e a suo padre Diego, scomparso prematuramente all’età di 44 anni.

Ottavio Congiu, studioso di lingua sarda, regista, attore teatrale e traduttore, si definisce “amico del sardo da sempre”. Ha diretto molte compagnie e laboratori teatrali in diverse scuole del Campidano,
portando in scena, tra le tante, anche opere di Pirandello e Verga, rivisitate in sardo. Congiu legge un testo di Efisio Luigi Pintor Sirigu, chiamato dai suoi concittadini cagliaritani “Pintoreddu”, famoso avvocato e poeta in anonimato, deceduto nel 1914.

Mirella De Cortes, pittrice e scrittrice, con alle spalle numerosi premi nazionali e internazionali e numerosi riconoscimenti di critica, ritiene ci sia un “recupero e un orgoglio della lingua sarda” ovunque: nel ballo, nel canto, nelle feste, nella cucina. Dopo aver ringraziato Vincenzo Di Dino per la sua “caparbietà e forza di volontà” nel pensare e curare il Festival di San Bartolomeo, sceglie di leggere una sua poesia sarda che parla della nostra terra: “Limba sarda”. Poi legge una poesia italiana sulla bellezza di essere sardi, conosciuti per ospitalità e gentilezza.

Aldo Orrù, maestro di scuola elementare e organizzatore di spettacoli teatrali, diverte tutti i presenti leggendo il testo “Un campanile di sedie”; il racconto, tratto dalla tradizione orale sarda, si svolge a Lodè (ex Niulavè), in provincia di Nuoro, e concerne il tema della credulità popolare e della povertà.

Francesca Petrucci, scrittrice e poetessa, legge una sua meravigliosa poesia dedicata a una cara amica scomparsa.

Roberto Pinna, Corepiscopo della Chiesa Ortodossa Italiana, preannuncia la presentazione del testo di traduzione in lingua sarda della Divina Liturgia, ovvero la celebrazione eucaristica ortodossa; l’iniziativa nasce dalla speranza che la lingua sarda, con i suoi valori e strumenti, non venga dimenticata ma approfondita anche dalla Chiesa, a favore di chi si avvicina alla fede. Monsignor Pinna ha poi deliziato il pubblico cantando un motivetto sardo, solitamente proposto nel periodo natalizio.

Rita Russu, insegnante e scrittrice presenta il suo libro “Il budino di sangue”, leggendone un capitolo: il romanzo, dalle note leggermente thriller, si legge “descrive le vicende di Tonia, dal suo fallimento come moglie e madre alla conoscenza del nuovo compagno, Angelo, anche lui in fase di separazione, sino al tragico epilogo in un crescendo di tensione erotica e di follia”. Il titolo deriva da un dolce sardo tipico della Gallura.

Alessandra Sorcinelli, scrittrice e poetessa, propone in anteprima la canzone “Sa torrada”, cantata da Matteo Vespa, giovane partecipante a un corso di cantautorato sardo da lei seguito: il testo ha come tema la violenza contro le donne, tema molto caro alla Sorcinelli che da sempre si batte contro la disparità di genere. Secondo la donna, infatti, “la lingua evolve quando qualsiasi tema sociale può essere discusso in ogni luogo, senza tabù.”

Paolo Trudu, giornalista, presenta prima una poesia sulla guerra e poi la filastrocca “Scira scira”.

A fine serata, i presenti hanno avuto modo di acquistare uno o più libri, e con un piccolo contribuito di 5 euro, e partecipare anche al voto del “Miglior Libro”, attraverso l’acquisto del biglietto della lotteria di autofinanziamento del Festival. Chi volesse partecipare, può seguire le istruzioni collegandosi al link: https://www.arkaeventiculturali.it/2021/03/22/regolamento-come-votare-il-miglior-libro/

Ai presenti è stato distribuito il regolamento del Premio Letterario Internazionale San Bartolomeo: sarà possibile presentare poesie, racconti brevi e aforismi in lingua italiana, sarda e corsa, sui temi: “Ambiente”, “Ottone”, “Sardegna”, premiazioni a dicembre.

Vincenzo Di Dino
Guido Cadoni
Franco Carta
Ottavio Congiu
Mirella De Cortes
Aldo Orrù
Francesca Petrucci
Roberto Pinna
Rita Russu
Alessandra Sorcinelli
Paolo Trudu

Autore

2023-09-14

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