Disavventura per i Dirigenti del Terzo settore sardo in trasferta a Salerno

Disavventura per i Dirigenti del Terzo settore sardo in trasferta a Salerno per formazione nell’ambito del programma Fqts

Il volo di rientro delle 19.30 da Napoli è stato cancellato dalla compagnia Easy jet che non ha neanche provveduto a delle soluzioni per questo disservizio.

Sono 11 cittadini sardi che a quest’ora dovevano già essere di rientro a Cagliari dalle rispettive famiglie e invece si ritrovano in treno per direzione Roma per cercare una soluzione non solo per tornare a casa prima di mercoledì, unico giorno dove ci sarebbe un volo con ancora posti, ma sopratutto con il problema del pernottamento e del vitto. Tante spese a loro carico, giornate di lavoro perse, famiglie in Sardegna con figli minori in apprensione e una continuità territoriale che fa acqua da tutte le parti quotidianamente.

Ovviamente, gli 11 promettono una class action e richiesta di rimborso spese e danni.

Ma anche oggi lunedì 19 giugno prosegue la vicenda dei volontari sardi che sono ancora bloccati a Roma e rispondono al comunicato ANSA rilasciato dall’assessore Moro.

Gli 11 referenti di terzo settore si sentono ostaggi di una continuità territoriale che fa acqua da tutte le parti ed esigono che la Politica si sieda ai tavoli per firmare accordi a tutela dei sardi.

“Apprendiamo le parole dell’assessore MORO che dichiara di non avere Responsabilità sull’accaduto.
Il Punto è che essendo lui il delegato in materia di Trasporti che deve tutelare i residenti e non solo, è suo compito ma ai Tavoli di lavoro dovrebbe stringere accordi con le compagnie per evitare non solo disservizi ma pure per garantire la continuità territoriale, anzitutto afferma Massimiliano Tronci, volontario di Arka Eventi Culturali una delle associazioni del Terzo settore sardo in trasferta per formazione nazionale in Sardegna.
Infatti, noi siamo stati costretti un mese fa ad optare per il rientro a Cagliari prendendo il volo Easy jet da Napoli perché non c’era nessun volo in continuità territoriale disponibile da Roma.
E ora invece di rientrare a casa nostra come era previsto ieri sera, siamo abbandonati a noi stessi: chi di noi ha potuto si è messo in ferie, altri stanno perdendo giorni di lavoro, con i disagi creati alle famiglie che ci aspettano in Sardegna con figli minori o genitori anziani.
Quali tutele ha un sardo che si sposta per lavoro, o per studio, o per formazione?

Noi siamo dei semplici cittadini, non godiamo dei privilegi di parlamentari che tra l’altro possono permettersi esborsi per altri biglietti aerei, pernottamento e vitto, pari a metà del nostro stipendio mensile. Tra l’altro abbiamo pure provato a verificare il rientro in nave anche con passaggio ponte, ma la nave per Cagliari non c’era e meno male che siamo capoluogo di Regione”.

Continua Antonio Ara, anche lui bloccato adesso all’aeroporto di Fiumicino dove passerà un’altra notte nei sedili dell’aeroporto, che rappresenta l’associazione Italiana Sindrome X-Fragile, sez. Sardegna, affermando che “la cosa grave che la Regione non può e non deve tollerare è di rivolgersi a queste compagnie low cost che non tutelano chi viaggia, soprattutto in continuità territoriale a cui deve essere garantito il diritto alla mobilità.
La Regione deve prevedere più voli soprattutto con Ita: non è infatti pensabile, che dalle 10 del mattino fino alle 17 del pomeriggio non vi sia nessun volo (che razza di continuità territoriale sarebbe?). È questo lo scandalo, e l’assessore MORO non può dire che non ha nessuna colpa, non sarà diretta ovviamente ma comunque é lui ad avere il ruolo istituzionale di una Giunta della stessa parte politica che governa da 4 anni, per cui non si può fare da scaricabarile su chi deteneva il ruolo in precedenza “.

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2023-06-19

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