Il “Patto” di Calenda a Cagliari

Per il Leader di Azione occorrono accordi con larghe coalizioni pragmatiche che pongano al centro i valori sociali

L’11 febbraio si è svolto al THotel a Cagliari la presentazione del libro di Carlo Calenda, Leader di Azione, intitolato “Il patto. Oltre il trentennio perduto”.  

In una sala gremita di partecipanti vi è stata l’introduzione all’evento da parte del Segretario Regionale di Azione Giuseppe Luigi Cucca il quale evidenzia la necessità urgente di un nuovo Piano di Rinascita per la Sardegna, distante da ideologie e populismo. Questo piano dovrebbe fornire soluzioni immediate per le sfide attuali e tracciare una visione a lungo termine, superando le promesse elettorali per le prossime elezioni.

Prende la parola Carlo Calenda partendo da un’analisi critica della Seconda Repubblica italiana, inaugurata trentatré anni fa, focalizzandosi sul percorso politico, economico e sociale del paese.

Inizia con il chiarire che il Patto è una chiamata costruttiva al cambiamento, non una critica distruttiva.

È un patto tra la politica e i cittadini, comprendendo anche coloro che attualmente non partecipano al voto. 

Questo patto per l’autore dovrebbe essere caratterizzato da pragmatismo e progettualità, richiedendo serietà e competenza per risolvere la situazione di declino del Paese, ove dopo 33 anni di bipolarismo, tutti gli indicatori sociali, economici non hanno portato ad implementare nessuna riforma incisiva.

Calenda fornisce a supporto delle sue considerazioni dati precisi: i salari reali italiani hanno registrato una perdita del 2%, a differenza invece di un aumento superiore al 30% in Francia e Germania. 

Si evidenzia pertanto la necessità di superare “una battaglia tribale” durata trent’anni, completamente estranea al vero significato della politica. La Seconda Repubblica ha rivelato tutti i suoi limiti in questo contesto.

Calenda ha discusso del ruolo dei media nel plasmare il dibattito pubblico durante il periodo in questione, evidenziando che “per 30 anni siamo stati parte di un blocco vincente che ci ha tenuto al riparo da tutto, oggi non è più così e mentre Trump poco fa diceva Incoraggerei la Russia ad attaccare i Paesi Nato che non pagano il dovuto” noi continuiamo a commentare la Ferragni, il televoto del Festival di Sanremo, gli spari di Capodanno o qualunque sia la notizia-intrattenimento del giorno”, così Calenda che alterna passaggi del suo libro con esempi pratici di attualità internazionale.

Per il Leader di Azione Governo e Politica sono perciò due concetti diversi per cui “si vota per compiacersi per chi ti corrisponde”, ma senza porsi il problema di come intende risolvere quella questione.

Calenda conclude proponendo un nuovo Patto con alleanze riformiste, focalizzandosi sulle principali linee guida, quali il salario, la scuola, la sanità, ove vi siano accordi con larghe coalizioni pragmatiche che pongano al centro i valori sociali: il leader di Azione infatti ritiene di “preferire al ‘populismo di sinistra’ una buona lista civica con un candidato serio”.

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2024-02-14

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